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Plastica riciclata: una Circular Plastics Alliance per il mercato UE

Circular Plastics Alliance
Foto di Hans Braxmeier da Pixabay

 

Firmata la dichiarazione della Circular Plastics Alliance

(Rinnovabili.it) – Uniti per creare una filiera comunitaria della plastica riciclata sana e sostenibile. Con questo spirito è nata la Circular Plastics Alliance, iniziativa volontaria lanciata da oltre 100 realtà europee, tra PMI, grandi società, istituti di ricerca ed autorità amministrative. I partner hanno siglato l’accordo in questi giorni a Bruxelles, alla presenza dei rappresentati della Commissione Europea. Nella dichiarazione di lancio è contenuto l’obiettivo cardine del progetto: riuscire a utilizzare annualmente fino a 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata per produrre nuovi prodotti in Europa, entro il 2025.

 

Una sfida importante, soprattutto alla luce della realtà attuale. Oggi giorno, nel Vecchio Continente, il riciclo di questo rifiuto rappresenta ancora una nota dolente: su oltre 27 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica raccolti annualmente, meno di un terzo è destinato agli impianti di riciclaggio (dati della Commissione Europea). La maggior parte, almeno in passato, era portata in Cina e in altri Paesi dell’Est asiatico, ma la chiusura delle frontiere alla spazzatura estera ha fatto precipitare, da un giorno all’altro, l’occidente nell’emergenza (leggi anche La Cina inquinata chiude le frontiere ai rifiuti esteri). Non solo. Il mercato UE delle materie prime seconde, quando si tratta di plastica, è pressoché inesistente.

 

“Accolgo con favore gli impegni del settore di ripensare il modo in cui produciamo e utilizziamo la plastica – ha commentato in occasione della firma il primo vicepresidente Frans Timmermans, responsabile dello sviluppo sostenibile – Riciclando efficacemente la plastica, puliremo il pianeta e combatteremo i cambiamenti climatici, sostituendo i combustibili fossili con rifiuti di plastica nel ciclo produttivo”.

 

L’Alleanza non perde di vista l’obiettivo a lungo termine, ossia realizzare un’economia a zero rifiuti di plastica e zero discariche. Per riuscire ad attuare ciò, i partner si impegnano a migliorare la progettazione dei prodotti per renderli più riciclabili e integrare un quantitativo maggiore di materia prima seconda. I firmatari promettono anche di identificare il potenziale non sfruttato per una maggiore raccolta, selezione e riciclo dei rifiuti polimerici in tutta l’UE, istituendo un sistema di monitoraggio trasparente e affidabile che tracci tutti i flussi all’interno dell’Europa. “Abbiamo l’opportunità di rendere il nostro settore un leader mondiale nella plastica riciclata – ha affermato la commissaria Elżbieta Bieńkowska, responsabile per il mercato interno – Dovremmo coglierlo pienamente per proteggere l’ambiente, creare nuovi posti di lavoro in questo settore e rimanere competitivi”.

 

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