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Plastica: più è facile riciclarla, minore è l’ecocontributo

Parte dal primo maggio la  fase di test per l’applicazione del Contributo ambientale diversificato per gli imballaggi in plastica

Plastica: più è facile riciclarla, minore è l’ecocontributo

  

(Rinnovabili.it) – Il Contributo Ambientale per gli imballaggi in plastica non sarà più unico ma modulato sulla base di specifici criteri guida. Una diversificazione importante perché introduce per la prima volta nella filiera del riciclo ad concetto importate: quello della prevenzione. I rifiuti più facilmente differenziabili e riciclabili avranno costi minori sia per i produttori che per gli utilizzatori.

 

L’annuncio arriva dal Conai che dopo il lavoro svolto nei mesi passati è pronto a passare alla fase operativa con un primo periodo di test. Dal 1° maggio 2017 sarà infatti disponibile la nuova modulistica che i consorziati potranno utilizzare per le dichiarazioni del Contributo Ambientale di competenza di aprile 2017 e che diventerà obbligatoria a partire dalle dichiarazioni di competenza di luglio 2017. In quale caso gli eco-contributi diverranno più leggeri? Quando saranno in grado di soddisfare tre criteri: la selezionabilità, la riciclabilità e, una volta barrate queste due caselle, il circuito di destinazione prevalente dei rifiuti.

 

“In questo modo  – spiega il Consorzio – beneficeranno di un’agevolazione gli imballaggi selezionabili e riciclabili da circuito ‘Domestico’ e di agevolazione maggiore quelli selezionabili e riciclabili da circuito ‘Commercio & Industria’”, mentre tutti gli altri continueranno a pagare il Contributo pieno. Recependo le richieste di Associazioni e Aziende, ha definito la decorrenza dell’entrata in vigore della diversificazione contributiva a partire dal 1° gennaio 2018, così da coincidere con l’anno solare.

Entro l’estate saranno ufficializzati i valori delle tre fasce contributive, che si baseranno anche sui risultati dell’apposito studio condotto sui differenti livelli di impatto ambientale delle fasi di gestione a fine/nuova vita degli imballaggi in plastica post consumo.

 

CONAI, oltre a rendere noti gli elenchi degli imballaggi agevolati, ha introdotto una lista esemplificativa dei principali imballaggi non agevolati. Documenti che saranno periodicamente aggiornate dal Comitato Tecnico Permanente di Valutazione sulla base delle segnalazioni di Associazioni e Aziende.

 

“Per premiare adeguatamente” ha commentato Roberto De Santis, Presidente di CONAI, “la ricerca e l’impegno verso imballaggi più orientati all’economia circolare, abbiamo deciso un anno fa di cominciare dalla diversificazione contributiva degli imballaggi in plastica; dopo un  complesso lavoro che ha coinvolto l’intera filiera dalla produzione al riciclo, entriamo ora nella fase operativa. L’obiettivo è quello di fare prevenzione, cioè di rendere sempre più conveniente la produzione e l’utilizzo di imballaggi più sostenibili e più facilmente riciclabili”.

 

CONAI, oltre a rendere noti gli elenchi degli imballaggi agevolati, ha introdotto una lista esemplificativa dei principali imballaggi non agevolati. Le liste saranno periodicamente aggiornate dal Comitato Tecnico Permanente di Valutazione sulla base delle segnalazioni di Associazioni e Aziende. “Per premiare adeguatamente” ha commentato Roberto De Santis, Presidente di CONAI, “la ricerca e l’impegno verso imballaggi più orientati all’economia circolare, abbiamo deciso un anno fa di cominciare dalla diversificazione contributiva degli imballaggi in plastica; dopo un  complesso lavoro che ha coinvolto l’intera filiera dalla produzione al riciclo, entriamo ora nella fase operativa. L’obiettivo è quello di fare prevenzione, cioè di rendere sempre più conveniente la produzione e l’utilizzo di imballaggi più sostenibili e più facilmente riciclabili”.