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La pista ciclabile olandese nata dal riciclo della carta igienica

Compie un anno la prima pista ciclabile al mondo pavimentata con i rifiuti cellulosici degli scarichi domestici. Un successo che è già stato replicato in altri due progetti di ristrutturazione

riciclo della carta igienica

 

(Rinnovabili.it) – Se cercate idee per sfruttare il riciclo della carta igienica, basta chiedere all’Olanda. Questo tipo di rifiuto sembra esser divenuto, in breve tempo, uno dei nuovi focus della circolar economy nazionale. E se nei laboratori della capitale si studia la possibilità di convertire i Waste Toilet Paper in elettricità, in Frisia, provincia del nord del Paese, hanno già trasformato questi scarti in qualcosa di utile.

Lo scorso autunno, i lavori di manutenzione dell’infrastruttura ciclistica provinciale hanno offerto un’allettante occasione per testare le potenzialità di un nuovo progetto: ripavimentare le piste dedicate alle due ruote, grazie al riciclo della carta igienica.

Ed è così che 1 chilometro della ciclovia che collega il capoluogo Leeuwarden alla città di Stiens è divenuto il primo tratto ciclabile al mondo asfaltato grazie agli scarichi degli olandesi.

 

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La maggior parte delle strade, nei Paesi Bassi, vengono mantenute e riparate con un conglomerato bituminoso a freddo chiamato OGFC (Open-graded friction course), caratterizzato da porosità strutturale e permeabilità all’acqua. Rispetto ai suoi competitor, richiede maggiori volumi di bitume, la miscela di idrocarburi usata come legante nell’asfalto. Per raggiungere la giusta densità si aggiunge alla ricetta la cellulosa, ed è proprio qui che entrano in gioco i Waste Toilet Paper.

 

La pista ciclabile – spiega Erik Pijlman, direttore di KNN Cellulose, uno dei partner del progetto – utilizza quella che viene chiamata cellulosa terziaria, recuperata dalle acque nere domestiche. “Prendiamo la cellulosa da questi flussi e la trasformiamo [in una materia prima]”.

Per far questo, le fibre di carta igienica vengono prelevate dagli scarichi attraverso un setaccio industriale per poi essere pulite, sterilizzate, sbiancate e asciugate. Il risultato finale è un materiale soffice e grigio. “Se lo guardi, non ti aspetti che provenga dalle acque di scarico”, aggiunge Chris Reijken, consulente per Waternet, una delle 22 autorità idriche nei Paesi Bassi e parte del gruppo di lavoro che sovrintende al progetto.

 

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L’iniziativa sperimentata in Frisia ha eccellenti risultati: dalla posa a oggi è passato più di un anno passato e non solo l’asfalto ottenuto dal riciclo della carta igienica tiene perfettamente ma è anche indistinguibile dal resto del percorso. La stessa miscela è stata usata a maggio di quest’anno per rafforzare una diga sull’isola di Ameland e, nel mese di giugno, per asfaltare un parcheggio comunale.

 

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.