(Rinnovabili.it) – Il primo carico di pneumatici fuori uso (PFU) stoccato nell’isola ecologica di Caserta è stato conferito alle aziende della rete Ecopneus per essere adeguatamente trattato e avviato al riciclo. Il “Protocollo contro l’abbandono degli pneumatici fuori uso nella Terra dei Fuochi” continua il percorso virtuoso intrapreso sul territorio campano coinvolgendo, dopo Napoli, Caivano e Scisciano, non solo Caserta, ma anche Giugliano. I due Comuni, infatti, hanno deciso di aderire al Protocollo stipulato tra Ministero dell’Ambiente, Ecopneus e enti locali, che, con l’impiego di 1,5 milioni di euro, sarà in grado di finanziare interventi diretti sul territorio per molti mesi di attività, consentendo di raccogliere oltre 10.000 tonnellate di PFU abbandonati.
In questo meccanismo di raccolta, l’operato dei Comuni aderenti è fondamentale: sono essi stessi ad effettuare la raccolta di PFU sul territorio, attraverso le società di raccolta di cui già si servono, per poi stoccarli in depositi temporanei in attesa del loro ritiro da parte di Ecopneus, che successivamente provvederà al recupero energetico e di materiale. In questo modo si spera che i PFU vengano sottratti alla pratica criminale che li utilizza come materiale di innesco per i roghi tossici. Con Caserta e Giugliano, il Protocollo entra sempre più nel vivo auspicandosi di stimolare anche gli altri Comuni delle province di Napoli e Caserta, per troppo tempo segnati da un fenomeno dannoso non solo per l’ambiente, ma anche per la salute umana.
Come dichiarato anche dal Presidente di Ecopneus, Giovanni Corbetta, durante un’intervista rilasciata a Rinnovabili.it, scegliere la strada giusta e supportare le operazioni di prelievo significa scegliere la legalità e interrompere la catena di abbandono dei PFU che si collega al fenomeno dei roghi tossici.