La singolare iniziativa dell’artista Andries Botha intende denunciare la quantità di roba che viene buttata e le conseguenze ai danni degli habitat naturali
(Rinnovabili.it) – Unire l’arte del riciclo a un messaggio ambientale più profondo per salvare gli habitat naturali. È questa l’ispirazione con cui l’artista Andries Botha ha dato vita a un branco di 17 elefanti realizzati utilizzando i vecchi copertoni (PFU) degli autocarri, sculture che denunciano la quantità di rifiuti che produciamo e le conseguenze che certi gesti hanno sull’ambiente. Alti oltre 3 metri e lunghi quasi 5,5 metri, gli elefanti riciclati stanno “rimbalzando” da una parte all’altra del pianeta da più di un anno, hanno fatto visita in numerose città del Messico, degli Stati Uniti e del Sud Africa e sono stati ospitati anche al The Rainbow Nation all’interno di una mostra dedicata alla complessità della società sudafricana, ma appartengono alla Human Elephant Foundation, un’organizzazione che opera per la realizzazione di un mondo sostenibile e convinta che l’elefante, il più grande mammifero terrestre, sia più di altri il simbolo più portentoso della minaccia che l’espansione e lo sviluppo industriale umano rappresenta per tutte le forme di vita.