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PFU Academy, il workshop di Ecopneus sul riciclo delle gomme

Enti locali, forze dell’ordine e agenzie di controllo del Friuli insieme ad Ecopneus per fermare l’emorragia illegale di pneumatici fuori uso

PFU Academy il workshop di Ecopneus sul riciclo delle gomme-

 

(Rinnovabili.it) – Sono 4.076 le tonnellate di pneumatici fuori uso (pfu) raccolte e recuperate in Friuli Venezia Giulia nel 2014 da Ecopneus. Una quantità pari a circa 450.000 singoli pneumatici, che sono stati trasformati in gomma riciclata per campi da calcio, isolanti acustici, asfalti silenziosi ed energia. I dati sulla raccolta e il recupero sono stati rilasciati durante la PFU Academy Ecopneus, un workshop formativo sugli aspetti normativi e amministrativi della gestione dei copertoni giunti a fine vita.

L’incontro, che ha avuto luogo nel Palazzo della Provincia di Udine, ha visto la partecipazione delle autorità locali e del vice presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani.

 

Per fare un paragone “tangibile”, Ecopneus ha documentato che, nel 2014, i volumi di pfu raccolti in Friuli Venezia Giulia equivalgono a tutti gli pneumatici montati sulle auto della Provincia di Trieste. Cifre che per Ecopneus sono solo una piccola parte del totale. Con circa 250.000 tonnellate raccolte e recuperate ogni anno, la società è il player numero uno nel Paese per quanto riguarda il settore della gestione degli pneumatici esausti. Per restare in tema di paragoni, se si mettessero in fila tutti i pfu raccolti in un anno, si potrebbe camminare su di essi in un percorso di andata e ritorno da Udine a New York.

 

«La PFU Academy è un importante momento formativo e di confronto per forze dell’ordine, Enti locali e di controllo sulla gestione degli pneumatici fuori uso – ha dichiarato Giovanni Corbetta, direttore generale Ecopneus – Se la nostra mission è rintracciare ogni pneumatico di nostra responsabilità generato dalla sostituzione con uno pneumatico venduto regolarmente e garantirne il recupero, esistono pratiche illegali come la vendita in nero. Queste pratiche, a danno dell’ambiente e dell’economia del Paese, contrastano con l’azione virtuosa che oggi permette all’Italia di trattare correttamente il 100% degli pneumatici fuori uso generati nei canali legali di vendita e installazione».