Rinnovabili • pallavolo five good net Rinnovabili • pallavolo five good net

Le attrezzature da pesca buttate negli oceani diventano reti da pallavolo

Il progetto Good Net della Federazione Mondiale Pallavolo e dell'associazione ambientalista Ghost Fishing Foundation punta a far emergere il fenomeno delle "reti fantasma"

pallavolo five good netL’idea: trasformare parte delle 640 mila tonnellate di reti gettate negli oceani in attrezzature da pallavolo

 

(Rinnovabili.it) – Le reti da pesca abbandonate negl’oceani tornano a vivere e diventano attrezzature sportive per le comunità locali: la Federazione Mondiale della Pallavolo (FIVB) e il gruppo per la tutela e la conservazione marina Ghost Fishing Foundation lanciano il progetto Good Net con cui trasformano i pericolosi scarti della pesca in reti da volley da installare sulle spiagge.

 

Ogni anno, circa 640 mila tonnellate di attrezzature da pesca finiscono perdute in mare causando un elevato rischio per la fauna che può ingerirle o rimanervi intrappolata: il progetto congiunto FIVB-Ghost Fishing mira a recuperare parte degli scarti ma anche a sensibilizzare le comunità locali riguardo le cosiddette “reti fantasma”.

 

pallavolo good net
Una delle reti realizzate con le attrezzature da pesca recuperate dall’oceano

 

“In quanto pallavoliste, le reti sono al centro del nostro gioco e della nostra felicità – ha affermato Giba, campionessa olimpica brasiliana intervenuta all’evento di presentazione del progetto sulla spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro – Per noi, quindi, è davvero dura pensare che negli oceani ci siano così tante reti che causano problemi senza che nessuno ne sia consapevole”.

 

>>Leggi anche Reti da pesca abbandonate, da rifiuto a prodotto d’alta moda<<

 

Il progetto è stato inserito nel programma Clean Seas lanciato nel 2017 dalle Nazioni Unite che coordina e finanzia progetti per il recupero delle plastiche nei mari, ma anche per alzare il livello di consapevolezza del problema nonché sottolineare le mancanze ancora fin troppo evidenti nella gestione dei rifiuti e del riciclo.

 

“Noi di Ghost Fishing siamo sub e quindi teniamo particolarmente agli oceani – ha spiegato il Ceo del gruppo olandese, Pascal van Erp – Capiamo anche che le reti fantasma causano danni alla fauna marina in luoghi in cui solo pochi lo possono osservare. Ma le reti da pallavolo, su una spiaggia locale o in un torneo televisivo, hanno un altro livello di visibilità”.

 

>>Leggi anche Clean Seas e Flipiflopi insieme contro la plastica negli oceani<<

 

“La chiave per promuovere lo sviluppo sostenibile globale è la collaborazione – ha affermato Julie Duffus, Sustainability Manager presso il Comitato Olimpico Internazionale – Siamo entusiasti del fatto che il FIVB abbia aderito all’iniziativa Clean Seas. Insieme possiamo usare il potere dello sport per aiutare a contrastare l’inquinamento e dare un contributo attivo alla società e all’ambiente”.

 

Qui sotto il video di presentazione del progetto Good Net: