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Per evitare la plastica negli oceani, LIDL la mette nelle bottiglie d’acqua

L’iniziativa della catena di supermercati in Gran Bretagna contrasta la plastica negli oceani prelevandola dalle coste del sud-est asiatico

plastica negli oceani
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Con 12 milioni di bottiglie vendute ogni anno, questa iniziativa dovrebbe evitare quasi 100 tonnellate di plastica negli oceani

(Rinnovabili.it) – Dal mese di luglio, le bottiglie di acqua frizzante italiana San Celestino da un litro conterranno almeno il 30% di plastica che altrimenti sarebbe finita nel mare. L’iniziativa è di Lidl Gran Bretagna, promossa per contrastare il problema della plastica negli oceani, uno dei temi ambientali attualmente più scottanti.

Con 12 milioni di bottiglie vendute ogni anno, questa iniziativa dovrebbe evitare che quasi 100 tonnellate di plastica entrino nei nostri oceani nel 2023, un risparmio di quasi 4 milioni di bottiglie di plastica.

La mossa segue iniziative precedenti da parte della catena di discount, che dal 2020 ha introdotto imballaggi alimentari utilizzando plastiche recuperate da zone sensibili. Si tratta di imballaggi o oggetti in plastica trovati nel sud-est asiatico, entro 50 km dalla costa dell’oceano o alla foce di importanti corsi d’acqua che sfociano nei mari. In queste regioni mancano infrastrutture per la gestione dei rifiuti e la contaminazione è all’ordine del giorno. I materiali prelevati in quelle aree, vengono poi selezionati e trattati prima di essere utilizzati nell’imballaggio.

L’azienda sta adottando anche altre misure per migliorare la riciclabilità della plastica. Ad esempio, ha cambiato una linea di tappi per i cartoni del latte da verdi a trasparenti. Piccole modifiche, che sui grandi volumi hanno un impatto sul riciclo. Il passaggio infatti permetterà, solo quest’anno, il riutilizzo di 4 mila tonnellate di materiale per tappi di bottiglia.

Secondo Shyam Unarket, Head of Responsible Sourcing and Ethical Trade di Lidl Gran Bretagna, “l’inquinamento da plastica negli oceani è una preoccupazione ambientale urgente. Si prevede che entro il 2050 ci potremmo avere più plastica nell’oceano che pesci. Perciò, dal 2020 abbiamo costantemente sviluppato e migliorato i nostri sforzi e siamo orgogliosi di estenderli alle bottiglie d’acqua. Attraverso questo ultimo sviluppo del prodotto, speriamo di ispirare sforzi più ampi in tutto il settore”.