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Ostia: con i nuovi serbatoi del CONOU raccolti più di 1000kg di oli usati in un’estate

Da quando sono stati installati i nuovi serbatoi, in una sola estate la campagna di raccolta di CONOU, Marevivo, Roma Capitale e Porto Turistico di Roma ha superato i mille chili.

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(Rinnovabili.it) – Dopo l’inaugurazione della scorsa estate, il primo punto di raccolta di oli usati del CONOU al Porto Turistico di Roma ha già superato la quota di 1000 chili.

Lo scorso 25 giugno c’era stata la cerimonia ufficiale, nei successivi mesi i serbatoi sono entrati a pieno regime e la collaborazione tra il Consorzio, Marevivo, il Comune di Roma Capitale, il Porto Turistico di Roma e le associazioni di categoria ha portato alla raccolta di 1085 chili di oli usati che avrebbero potuto gravemente compromettere la flora e la fauna del litorale di Ostia. 

La raccolta si inserisce all’interno della campagna “Lasciamo al futuro un mare vivo e pulito”, condotta dal CONOU, Consorzio Nazionale degli Oli Usati, Marevivo e Assonat, Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici.

“L’esito di questa prima fase della campagna è senz’altro positivo. In soli tre mesi abbiamo raccolto oltre una tonnellata di oli, contribuendo a preservare il mare da un potenziale inquinamento – ha spiegato questa mattina il Presidente CONOU, Riccardo Piunti –  La cooperazione con il Porto e con il Comune di Roma ha dimostrato che dall’azione coordinata di diversi soggetti è possibile raggiungere ottimi risultati a beneficio di tutta la comunità. Il percorso iniziato lo scorso giugno ad Ostia ha confermato la necessità che le marine di tutte le coste italiane siano attrezzate per adeguarsi a pieno alla normativa sulla raccolta di questo pericoloso rifiuto. Il Porto romano in questo ha tracciato una strada replicabile per altri porti. Siamo a disposizione di altre realtà portuali, per assicurare la tutela ambientale in modo più uniforme possibile; anche a Ostia intendiamo fare ulteriori passi avanti nella automazione, sperimentando la fattibilità di attrezzare i nostri serbatoi di un controllo di livello a distanza in modo da rendere il recupero ancor più tempestivo ed efficace.”

L’importanza di una corretta gestione degli oli usati per tutelare il mare

La corretta raccolta degli oli lubrificanti usati, soprattutto nei mesi estivi, è una delle priorità del CONOU. Le attività di turisti e diportisti che utilizzano imbarcazioni può seriamente compromettere gli ecosistemi marini, per questo il Consorzio e Marevivo hanno deciso di lanciare la loro campagna proprio a partire dai porti.

Il punto di partenza è stato il Porto Turistico di Roma Capitale a Ostia, con i due serbatoi inaugurati lo scorso giugno. Oggi, dopo più di tre mesi, il Consorzio ha potuto fare un primo bilancio insieme all’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi, all’Assessora alla Transizione Ecologica del Municipio X Valentina Prodon, al Presidente del CONOU Riccardo Piunti, al Direttore Generale di Marevivo Carmen di Penta, all’Amministratore della Gestione Servizi Porto di Roma Stefano Cavallari e a Matteo Falconi, Amministratore della società NIECO, Concessionario CONOU.

In questa prima estate di attività, la campagna ha portato alla raccolta di 1085 chili di oli usati. Questo dato ha fatto crescere il bilancio dei primi nove mesi dell’anno, portandolo a quota 3.000kg a fronte dei 2.600 del 2021. 

“Con il nuovo Piano dei Rifiuti – ha spiegato l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, Sabrina Alfonsipresentato il 4 agosto dal Sindaco Roberto Gualtieri in qualità di Commissario straordinario per il Giubileo e che sarà approvato una volta conclusa la fase di Valutazione Ambientale Strategica, Roma volta pagina. Un piano complesso che, oltre alla realizzazione degli impianti necessari per assicurare alla capitale del Paese l’autonomia nella gestione del ciclo dei rifiuti, prevede anche obiettivi assai ambiziosi in termini di riduzione della produzione di rifiuti e aumento della percentuale di raccolta differenziata, che vogliamo portare al 65% nel 2030 e al 70% nel 2035. Per realizzarli, dobbiamo aumentare l’efficienza complessiva dei sistemi di raccolta delle diverse frazioni, per incrementare la percentuale di recupero di materiali e riciclo e fare un concreto passo in avanti verso l’economia circolare. Da questo punto di vista, i consorzi di filiera sono attori fondamentali per far crescere la differenziata, favorendo la raccolta di frazioni come la carta e il cartone, la plastica, il vetro e, come in questo caso, gli oli minerali usati. Inoltre, le loro competenze rappresentano un’occasione di crescita sia per le Amministrazioni pubbliche sia per le aziende di servizi. Gli straordinari risultati ottenuti dal CONOU qui al Porto di Ostia dimostrano che si può fare, che siamo sulla strada giusta e dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione. Auspichiamo una collaborazione con i consorzi anche per le nuove filiere obbligatorie, come RAEE e tessile, rispetto alle quali il sistema della responsabilità estesa del produttore è assente o ancora poco strutturata”.

Lasciamo al futuro un mare vivo e pulito

L’obiettivo della campagna del Consorzio e Marevivo è la diffusione della consapevolezza delle questioni ambientali alla cittadinanza, insistendo sui rischi connessi a comportamenti poco responsabili e inquinanti. 

Nel corso della scorsa estate i porti inclusi nel percorso hanno diffuso il materiale informativo predisposto dal Consorzio e da Marevivo, insieme al materiale trasmesso dal CONOU sul corretto utilizzo dei serbatoi per il conferimento degli oli usati. Con l’installazione dei punti di raccolta è stata data ai diportisti la possibilità di depositare gratuitamente i propri oli usati presso le aree nei porti che erano state predisposte con appositi serbatoi per lo stoccaggio, affinché venisse avviato al riciclo.

“E’ fondamentale e urgente ricordare a tutti l’importanza di assumere comportamenti sostenibili per l’ambiente marino – ha detto Carmen di Penta, Direttore Generale di Marevivo – ricordando sempre che un respiro su due lo dobbiamo al mare per l’ossigeno che produce e l’anidride carbonica che assorbe. Naturalmente se è in buona salute. Per questo è importante mantenere alta l’attenzione sull’importanza di smaltire correttamente sostanze altamente inquinanti come l’olio minerale usato, invitando tutti a fare la propria parte. Se viene disperso in acqua, l’olio usato forma una pellicola impermeabile che priva di ossigeno e uccide ogni forma di vita e, a causa degli agenti atmosferici, nel tempo, si rompe e si disperde sulla superficie e in profondità con gravi danni ad uccelli, pesci, cetacei e altre specie animali e vegetali”.