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Grazie all’organico cresce la raccolta differenziata

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(Rinnovabili.it) – Tra il 2007 e il 2014 la raccolta differenziata in Italia dei rifiuti urbani è cresciuta del 64%. In particolare, questo aumento ha potuto beneficiare della spinta data dalla raccolta della frazione organica, che ha registrato un miglioramento del 132% in questi otto anni.

I dati li ha diffusi ieri Utilitalia, la Federazione delle imprese ambientali, energetiche e  idriche. «Lo studio – spiega la nota conclusiva – è stato condotto su un campione d’imprese mono (71%) e multiutility (29%) aderenti a Utilitalia, che servono 13 milioni di cittadini raccogliendo un quarto dei rifiuti organici prodotti in tutto il Paese».

Il risultato raggiunto è figlio di un miglioramento dei metodi di raccolta: il sistema di raccolta stradale è sceso dal 47 al 26% del totale, con uno speculare aumento del porta a porta, che dal 53 balza al 74%.

«Il porta a porta – conferma Utilitalia – consente d’intercettare percentuali sensibilmente più elevate di rifiuto differenziato, ma presenta costi di raccolta più elevati rispetto ai sistemi di tipo stradale».

 

Grazie all’organico cresce la raccolta differenziata 3Se il costo medio della raccolta differenziata era pari a 105 euro a tonnellata nel 2007, infatti, nel 2014 è salito a 132 euro. Sarebbero stati 144, avverte la Federazione, se non vi fosse stato un incremento dell’efficienza industriale che ha permesso di risparmiare il 12%.

Per quanto riguarda l’organico, ai 132 euro del costo di raccolta vanno sommati 22 euro/ton per il trasporto e 88 euro/ton per il trattamento. Si arriva a 242 euro per tonnellata analizzando la filiera completa.

Filippo Brandolini, vicepresidente di Utilitalia, ha tentato di tracciare un quadro sottolineando gli aspetti che l’Italia dovrebbe migliorare: «La raccolta differenziata dell’organico funziona. Nel nostro Paese, però, non c’è ancora una coerenza impiantistica e non riguarda la solita differenza Nord-Sud. Gli impianti si sono sviluppati bene solo dove c’è stata una programmazione pubblica».

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