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Olio usato, riciclo vuol dire rispetto dell’ambiente e della legalità

Foto: CONOU

CONOU sensibilizza i giovani sul valore del riciclo

Lo smaltimento dell’olio usato talvolta mette in difficoltà perché non è sempre chiaro dove conferirlo. Sicuramente è più facile sbarazzarsi dei rifiuti umidi, di vetro, plastica o metallo. Chi vuole rispettare l’ambiente, sullo smaltimento dell’olio si deve porre qualche domanda in più.

Raccolta di olio usato, l’importanza del contributo ambientale

Certe domande bisogna cominciare a farsele da giovani. Con questa idea in mente il CONOU (Consorzio Nazionale Oli Usati) ha organizzato a Rimini, nell’ambito di Ecomondo, un interessante confronto con i più giovani sull’importanza del contributo ambientale nell’attività di raccolta e riciclo di rifiuti dei Consorzi e sull’economia circolare.

Due grandi temi sono stati al centro della partecipazione del CONOU alla grande fiera della green & circular economy: legalità e sensibilizzazione dei giovani sui temi ambientali.

All’incontro hanno partecipato anche l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e alcuni consorzi di raccolta e smaltimento come Haiki Cobat (apparecchiature elettriche ed elettroniche), Erion (prodotti elettronici), Unirau (abbigliamento usato) e Greentire (pneumatici).

Recentemente il CONOU ha sottoscritto un accordo con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per gestire in modo più preciso ed efficace la riscossione dei contributi ambientali, che comporta anche un più rigoroso controllo dell’evasione.

Perché è così importante pagare i contributi ambientali? Perché è grazie a questi pagamenti che si possono realizzare e finanziare le attività dei consorzi. Inoltre, il contributo ambientale è l’essenza del sistema di Responsabilità Estesa del Produttore sui cui si basano i consorzi.

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CONOU, un’eccellenza europea di economia circolare

Trentanove anni fa il CONOU nacque proprio da questo sistema, e oggi rappresenta un modello di efficienza e di economia circolare dell’olio usato a livello europeo.

I numeri ci danno la dimensione del grande lavoro che il CONOU svolge a favore dell’ambiente. Nel 2022 ha raccolto 181mila tonnellate di olio lubrificante usato, ovvero la totalità. Più del 98% è stato rigenerato (in Europa la media di olio rigenerato è circa del 60%); da qui è stato possibile produrre 118mila tonnellate di nuove basi lubrificanti e di oltre 38 mila tonnellate di bitumi e gasoli.

L’ambiente, ovviamente, ne ha risentito molto positivamente: il CONOU ha evitato l’immissione in atmosfera di 64mila tonnellate di CO2 e di altri inquinanti, nonché il consumo di nuovi combustibili fossili. Inoltre, ha ridotto il consumo di suolo e di acqua.

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Capire divertendosi

Durante l’incontro con gli alunni delle elementari, il CONOU ha proiettato il cortometraggio La pace dell’olio  tratto dalla novella di Roberto Cavallo. Un viaggio nelle diverse fasi della vita dall’infanzia alla vecchiaia e ritorno, a simboleggiare il processo di rinnovamento della vita come avviene anche per l’olio usato.

Inoltre, nello stand erano disponibili tre postazioni per giocare a Green League, l’app (scaricabile gratuitamente) del CONOU con la consulenza scientifica di Legambiente che porta alla scoperta dell’economia circolare e della sostenibilità. Dopo aver ricevuto pillole informative sul risparmio energetico e la gestione differenziata dei rifiuti, l’utente deve rispondere ad alcuni quesiti per incrementare il suo punteggio. L’obiettivo è creare una community di giovanissimi giocatori più consapevoli delle tematiche ambientali.

La postazione di RDS – Radio Dimensione Suono mostra l’importanza della comunicazione nella costruzione di una coscienza ambientale.

La comunicazione è stata anche protagonista del talk Economia circolare e clima tra sensazionalismo e realtà con giornalisti esperti di tematiche ambientali che hanno cercato di evidenziare le differenze tra sensazionalismo e realtà scientifica dei cambiamenti climatici.

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