Il protocollo d’intesa firmato da ANCI e Federchimica punta a facilitare l’attuazione delle politiche in materia di acquisti verdi e ad avviare iniziative di formazione e sensibilizzazione nei Comuni
(Rinnovabili.it) – Favorire l’utilizzo degli oli lubrificanti rigenerati e biodegradabili da parte dei Comuni: è questo l’obiettivo dell’accordo, firmato tra l’Associazione nazionale Comuni Italiani (ANCI) e il Gruppo Aziende Industriali della Lubrificazione (GAIL) di Federchimica – Aispec, dal quale scaturiranno attività e operazioni di sensibilizzazione degli organi di governo locale sulle tematiche ambientali. Secondo i firmatari, si tratta di una svolta che faciliterà il processo di attuazione delle politiche in materia di acquisti verdi, anche attraverso l’avvio di iniziative mirate e di specifiche attività di formazione del personale delle pubbliche amministrazioni comunicali, che saranno formati non solo su questa tipologia di oli, ma anche sugli impatti ambientali dei prodotti maggiormente acquistati nel settore pubblico. Secondo il Delegato ANCI alle politiche energetiche e ai rifiuti, Filippo Bernocchi, il nuovo protocollo d’intesa renderà tangibile per i cittadini il vantaggio del riutilizzo:
«Gli Acquisti Verdi della PA – ha detto Bernocchi – non sono soltanto un sistema di economia di risorse, sono anzi, la testimonianza che tutta la filiera, partendo da una corretta raccolta differenziata, fino al reprocessing delle varie tipologie, e infine al reinserimento in prodotti utilizzabili, è di effettiva utilità per l’ambiente e si risolve anche in un fattore di risparmio sul piano delle finanze sempre più ristrette».
Gli oli rigenerati, ha ricordato il Presidente di Federchimica, Cesare Puccioni, appartengono a un comparto industriale fondamentale per il nostro Paese:
«Una branca della chimica virtuosa, che valorizza un rifiuto utilizzandolo come materia prima, salvaguardando così l’ambiente».
Tanti i vantaggi legati all’impiego dell’olio lubrificante rigenerato: con le stesse caratteristiche degli oli di prima raffinazione, consente alle amministrazioni vantaggi sia economici che ambientali. Il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (COOU) raccoglie su tutto il territorio nazionale e rigenera il 90% dell’olio lubrificante usato: «Un dato – ha commentato il direttore tecnico operativo del Consorzio, Franco Barbetti – che fa del nostro Paese il leader in Europa».