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Oli minerali usati: a Cuneo si parla di riciclo e rigenerazione

oli minerali usati

 

 

(Rinnovabili.it) – Come è possibile garantire una corretta gestione degli oli minerali usati? E quali sono i vantaggi per quelle aziende portatrici di buone pratiche? A spiegarlo è CircOILeconomy, il road show italiano nato dalla collaborazione tra CONOU e Confindustria. Lanciata alla fine del 2018, la campagna itinerante sta facendo il giro dello Stivale con una serie di incontri informativi e di sensibilizzazione. L’obiettivo è migliorare ulteriormente la filiera del riciclo oli, già oggi fiore all’occhiello dell’economia circolare italiana. Attualmente infatti il Belpaese avvia a rigenerazione ben il 99% degli oli minerali usati contro una media UE del 55%. Come è possibile, dunque, ottenere di più? Alzando la qualità dell’olio lubrificante raccolto dal settore industriale, il cui peso sta assumendo un’importanza crescente rispetto a quello proveniente dall’autotrazione. Migliore è il rifiuto avviato a rigenerazione, infatti, migliore sarà la resa delle raffinerie e il risparmio sui costi.

 

In questo contesto CircOILeconomy prevede una serie di incontri territoriali finalizzati ad offrire alle realtà industriali locali una panoramica sui vantaggi di una corretta gestione degli oli esausti. Il 29 maggio è stata la volta dell’area provinciale di Cuneo, dove i referenti del Consorzio, tra cui il direttore tecnico Franco Barbetti, e i rappresentati locali di Confindustria, hanno accolto molti imprenditori e rappresentanti di aziende del territorio interessati ad approfondire la tematica.

 

Riteniamo che la condivisione di buone pratiche relative alla gestione dell’olio esausto attesti la sempre crescente attenzione alle potenziali ricadute della propria attività sull’ambiente circostante”, spiega il presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola“Ringraziamo quindi i rappresentanti del CONOU, non solo per l’attività svolta ogni giorno dal Consorzio al servizio delle imprese e dell’ambiente, ma anche per la testimonianza di un modello virtuoso, che può costituire un’ispirazione anche per altre filiere di rifiuto, oggi oggetto di emergenza”.

 

I dati diffusi nel corso dell’incontro piemontese offrono un’ottima misura dell’attività svolta sul territorio. Nel 2018, solo nel distretto di Cuneo, il Consorzio ha raccolto dal tessuto industriale circa 400 tonnellate di olio minerale ormai esausto, che è stato rigenerato sotto forma di nuovi lubrificanti base e carburanti. Se si allarga lo sguardo a tutta la regione, le tonnellate raccolte diventano 5mila. Il “riciclo” di questi prodotti è un processo ad alto rendimento: da 100 kg di rifiuto si possono ottenere circa 65 kg di lubrificante base e 20/25 kg di gasolio e bitume, consentendo così un risparmio significativo sulla bolletta energetica.

 

I principi della sostenibilità economica e ambientale non possono limitarsi a rappresentare solo un elenco di buone intenzioni”, afferma Riccardo Piunti, Vice Presidente Conou, sottolineando come il consorzio abbia iniziato oltre 35 anni fa a mettere in pratica quelle che oggi vengono chiamate le buone pratiche della circular economy. “Per questo è nostro preciso compito far sì che questa sensibilità – continua Piunti – e le norme che ad essa si ricollegano, divengano sempre più un patrimonio comune, soprattutto per chi può contribuire maggiormente alla salvaguardia ambientale dei territori e, contestualmente, al contenimento dei costi energetici del paese”.

 

Grazie alla collaborazione con le rappresentanze regionali di Confindustria, il roadshow di CircOILeconomy proseguirà nei prossimi mesi il suo itinerario nelle principali città italiane (www.conou.it). Per le imprese, diventare ‘ambasciatrici’ di buone pratiche di gestione si traduce anche in vantaggi sotto forma di brand reputation, affidabilità e nuove opportunità di business: praticare scelte attente all’ambiente e alla sostenibilità economica facilita i rapporti con le istituzioni, la pubblica amministrazione e le associazioni del settore.

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