La tappa marchigiana del road show, promosso dal CONOU insieme a Confindustria, fa il punto sulle opportunità aziendali legate ad una corretta gestione dei rifiuti
Come ottimizzare i sistemi di raccolta degli oli industriali usati? CircOILeconomy risponde
(Rinnovabili.it) – “Il tessuto produttivo delle provincie di Ancona e Pesaro è rappresentato in larga parte da industrie manifatturiere, in particolare del settore meccanico, che continua ad essere un grande utilizzatore di oli usati industriali. Abbiamo dunque accolto con grande piacere la tappa marchigiana del road show promosso da CONOU perché ne condividiamo gli obiettivi”. Con queste parole Salvatore Giordano, direttore generale di Confindustria Marche Nord apre le porte a CircOIL economy, il progetto itinerante per la buona gestione degli oli esausti a livello aziendale.
Dopo Rimini, Mestre e Brescia l’iniziativa ha fatto oggi tappa ad Ancona per raccontare lo stato dell’arte della filiera e affiancare le realtà produttive nel loro approccio al riciclo. Oggi l’incidenza ambientale ed economica del riutilizzo dei materiali di risulta delle attività industriali è oramai un dato di fatto, e gli oli industriali non fanno eccezione. Per non perdere le opportunità offerte dalla nuova spinta circolare e continuare a mantenere alta l’attenzione ambientale, le imprese hanno bisogno di un’azione di aggiornamento costante in merito a norme e tecniche. Su questo principio si basa CircOILeconomy, progetto fortemente voluto dal consorzio e Confindustria.
“È inscritta nel DNA del Consorzio l’esigenza di promuovere, in ogni ambito della vita civile, l’idea che solo procedendo a una profonda rivoluzione culturale ispirata ai principi della sostenibilità economica e ambientale delle attività industriali si possa sperare di consegnare alle prossime generazioni, un ecosistema ancora vivo e vivibile”, commenta Riccardo Piunti, Vicepresidente Conou. “Con CircOILeconomy noi vogliamo contribuire a tradurre in fatti concreti questo passaggio di visione, in particolare per quanto riguarda gli oli industriali usati”. I dati diffusi nel corso della manifestazione offrono efficacemente la misura dell’attività svolta sul territorio. Nel 2018, infatti, nel distretto di Ancona, sono state raccolte circa 1.547 tonnellate di olio usato industriale. Per quanto riguarda il territorio regionale va anche citato il dato riferito al distretto di Pesaro/Urbino che si attesta su una raccolta 2018, di ben 229 tonnellate. Tutto il materiale è stato avviato al riciclo tramite rigenerazione, con un conseguente e significativo risparmio sulle importazioni di petrolio del Paese e sulle emissioni di CO2.
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“Anche a livello locale – ha proseguito Giordano – come Confindustria siamo in prima linea su tutti i temi che riguardano l’economia circolare perché riteniamo che sia sempre più un fattore centrale per il benessere diffuso ma anche per la competitività delle industrie, come ha recentemente affermato Claudio Andrea Gemme (Presidente del Gruppo Tecnico Industria e Ambiente di Confindustria e firmatario del Protocollo d’intesa con Conou). Contribuire a formare gli imprenditori che hanno a che fare con un rifiuto complesso da gestire, eleverà ulteriormente l’efficacia di una filiera già molto performante”.