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Nasce un nuovo consorzio per riciclare i tessuti

riciclare i tessuti
Via depositphotos.com

La mossa segue la spinta europea per riciclare i tessuti ed evitare la discarica o l’export

(Rinnovabili.it) – L’Italia dà un’altra spinta all’economia circolare nel settore tessile. Se riciclare i tessuti è sempre stata un’attività negletta, infatti, le nuove norme europee stanno cambiando l’approccio dei paesi. Sulla scia di questa trasformazione, è stato presentato oggi Erion Textiles, il consorzio dedicato alla responsabilità estesa del produttore (EPR) applicata al settore tessile. 

Il nuovo consorzio, il sesto del sistema Erion, nasce dalla volontà dei principali player del settore. I soci fondatori sono Amazon, Artsana, Essenza, Miroglio Fashion, Rimoda Lab e Save The Duck. Erion spiega che questi attori “hanno deciso di unire le loro forze per dar vita a un sistema collettivo al servizio dei produttori”. 

Sulla scia dell’Europa

La Commissione Europea ha proposto sistemi EPR obbligatori per un numero crescente di settori della raccolta differenziata. Per dare gambe a investimenti economici e strategie europee, il governo italiano ha prodotto uno schema di decreto che prevede il finanziamento e l’organizzazione della raccolta, dell’avvio a preparazione per il riutilizzo, del riciclo e recupero dei rifiuti tessili da parte dei produttori. Inoltre, dispone la creazione di una rete di raccolta su tutto il territorio nazionale. Verranno introdotti anche specifici sistemi di raccolta selettiva allo scopo di incrementare la qualità delle frazioni tessili. Il tutto, per raggiungere obiettivi incrementali: almeno il 25% in peso entro il 2025, il 40% entro il 2030 e il 50% entro il 2035.

La raccolta può migliorare

“Erion è lieto di accogliere Textiles come sesto consorzio del nostro sistema”, ha dichiarato Danilo Bonato, Direttore di Erion Compliance Organization. Nel 2022, per conto dei soci, Erion ha gestito oltre 300 mila tonnellate di rifiuti. Secondo Bonato, “Erion Textiles rappresenta un’occasione per tutti i produttori di intraprendere insieme un percorso virtuoso per guidare e realizzare l’economia circolare di una filiera di eccellenza come quella del tessile italiano”. 

Nel suo ultimo rapporto sui rifiuti urbani, l’Ispra ha calcolato la differenziata del tessile a 154 mila tonnellate. Tra le regioni con livelli più elevati ci sono Lombardia (circa 27 mila tonnellate), Campania (15 mila tonnellate) e Veneto (14mila). Ancora particolarmente contenuto è anche il livello di raccolta differenziata pro-capite che, per la frazione tessile, nel 2021 è stata pari a 2,6 kg per abitante.

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