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La nuova vita dei mozziconi di sigarette? Dentro l’asfalto

I mozziconi di sigarette sono tossici per l'ambiente. Incapsulandoli nell'asfalto si intrappolano i prodotti chimici contenuti nei filtri, migliorando le prestazioni del materiale

mozziconi di sigarette

 

(Rinnovabili.it) – Un uomo abbassa il finestrino e lancia un mozzicone di sigaretta sulla strada. È l’immagine per eccellenza dell’inciviltà e della mancanza di rispetto per l’ambiente. Eppure, se quel mozzicone invece di finire sull’asfalto ci finisse dentro, allora qui si potrebbe avere uno dei migliori esempi di economia circolare.

 

Migliaia di miliardi di sigarette vengono spente ogni anno in tutto il mondo, e la maggior parte finisce dispersa nell’ambiente. Un danno enorme per l’ecosistema, considerato che ci vogliono anni per degradarsi, mentre il loro carico chimico tossico viene rilasciato nel suolo e nelle acque. Ora un team dell’Università di Melbourne, in Australia, ha dimostrato che questo tipo di rifiuto può essere riutilizzato nei composti per l’asfalto come riduttore della conduttività termica. Un modo per risolvere un grosso problema di gestione della spazzatura e, al contempo, ridurre l’effetto “isola di calore” nelle aree urbane cittadine.

 

“Per anni ho tentato di trovare metodi sostenibili per risolvere il problema dell’inquinamento da mozziconi di sigarette – spiega Abbas Mohajerani, lo scienziato a capo del team di ricerca, citato da Science Daily – In questo studio, abbiamo incapsulato i mozziconi con bitume e paraffina per evitare la dispersione delle sostanze chimiche, poi li abbiamo mischiati con asfalto caldo per creare dei campioni.”

 

I mozziconi di sigarette incapsulati – continua Mohajerani – potranno diventare un nuovo materiale da costruzione che può essere utilizzato in applicazioni diverse e prodotti compositi leggeri. Questa ricerca dimostra che è possibile creare un nuovo materiale utile in diversi settori sbarazzandosi al contempo di un enorme problema di rifiuti”

 

Ogni anno, i rifiuti derivanti dalle sigarette ammontano a oltre 1,2 milioni di tonnellate. Numeri destinati a crescere di oltre il 50 per cento entro il 2025, soprattutto a causa dell’aumento della popolazione mondiale.

“I filtri per le sigarette sono progettati per bloccare centinaia di sostanze chimiche tossiche e gli unici modi per controllare queste sostanze chimiche sono sia mediante l’incapsulamento per la produzione di nuovi aggregati leggeri o attraverso l’incorporazione in mattoni di argilla cotti”, conclude Mohajerani.