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Un modello economico circolare per il rilancio dell’Italia

modello economico circolare
Foto di Vesa Minkkinen da Pixabay

23 azioni per realizzare un nuovo modello economico circolare in Italia

(Rinnovabili.it) – Serve un nuovo un modello economico circolare per il rilancio dell’Italia in grado di coniugare competitività e sostenibilità ambientale. A definirlo tramite una road map e 23 azioni è oggi l’Alleanza per l’Economia Circolare. Nata nel 2017, l’alleanza mira a mettere a sistema le buone pratiche e le realtà virtuose delle grandi società. Attualmente racchiude 17 imprese, tra cui NextChem, la società del Gruppo Maire Tecnimont, che opera nel campo della chimica verde e delle tecnologie per la transizione energetica.

Si tratta di aziende e compagnie che oggi ben interpretano il nuovo modello economico circolare, un modello che non spreca risorse, che preserva il capitale naturale e che punta alla competitività senza dimenticare la tutela ambientale.

Insieme hanno redatto una tabella di marcia che definisce 5 macro obiettivi da raggiungere attraverso tre proposte flagship e 23 azioni di dettaglio. Si va dalle misure in tema di Governance a quelle di Semplificazione normativa, dall’Innovazione sostenibile ai Sistemi di misurazione& Indicatori chiave di prestazione (KPI), passando per Comunicazione e Formazione.

“Si dovrebbe inaugurare in Italia una nuova stagione di progettualità – si legge nel Paper position – sviluppando una capacità di progettare a dieci anni e una capacità di realizzare i progetti e le infrastrutture in due/tre anni. Al contempo, si dovrebbero implementare soluzioni partecipate per aumentare l’accettabilità sociale dei progetti adottando sistemi di coprogettazione”. 

La visione dell’Alleanza presuppone uno sviluppo circolare che parta dalla valorizzazione delle eccellenze “made in Italy”, e che si concretizzi, da una parte con un sostegno alle imprese per favorire innovazione sostenibile, e dall’altra con un coinvolgimento e supporto alle filiere, per permettere di estendere la vita utile dei prodotti e mantenere il loro valore.

Il documento è corredato da progetti e best practices che dimostrano l’efficacia del modello economico circolare e la concretezza dell’impegno portato avanti dai membri dell’Alleanza.  Come ad esempio il Circular District, sviluppato da NextChem per la riconversione in ottica green di siti industriali brownfield. Il distretto integra tecnologie proprietarie quali l’Upcycling e il Waste to Chemicals, in grado di dare nuovo valore alle risorse scartate, proteggendo nel contempo l’ambiente.

“Il nostro impegno nell’economia circolare – ha commentato Pierroberto Folgiero, CEO di NextChem – si sostanzia attraverso le nostre tecnologie di Upcycling dei rifiuti plastici, attraverso la nostra piattaforma tecnologica di produzione di prodotti chimici e carburanti circolari mediante conversione chimica di scarti plastici non riciclabili e attraverso le tecnologie di impiego delle biomasse da scarti agricoli e degli oli residui per la produzione di biocarburanti. Abbiamo anche diversi filoni di ricerca aperti sul riciclo chimico via pirolisi o depolimerizzazione. Abbiamo avuto anche l’ambizione di pensare a un modello di distretto circolare che unisce diverse tecnologie e che potrebbe rappresentare una strada intelligente per la riconversione di siti industriali tradizionali mediante la chimica verde. Il networking con le aziende dell’Alleanza per l’Economia circolare ci è di grande aiuto per confrontarci su queste tematiche e alzare lo sguardo su un orizzonte più ampio. Insieme possiamo costituire uno stimolo per far crescere questi temi nel mondo economico e nella società civile.” 

Scarica qui il Position Paper 2020 (pdf) dell’Alleanza dell’Economia circolare

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