I dati di Erion sul ritiro dei RAEE professionali come stampanti e climatizzatori
Il ritiro dei RAEE professionali cresce a doppia cifra nella prima metà del 2024. Anche se la raccolta rimane residuale in valori assoluti. Lo afferma Erion Professional, il consorzio specializzato nella gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche aziendali. I volumi dei recuperi, sostiene l’ente, hanno registrato una significativa crescita nel primo semestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Il consorzio ha visto un aumento del 71% nei ritiri e un incremento del 23,8% nelle adesioni al programma Exceed. Quest’ultimo estende ai RAEE professionali le pratiche di raccolta già in uso per i RAEE domestici. La rete di raccolta di Exceed ha raggiunto i 600 punti di prelievo su tutto il territorio nazionale.
La crescita è trainata dai programmi Exceed Printing, dedicato alla gestione dei RAEE nel settore delle stampanti, ed Exceed Clima, focalizzato sul comparto della climatizzazione. Exceed Printing ha registrato un aumento del 26,6% nelle adesioni e dell’81,4% nei ritiri, mentre Exceed Clima ha visto crescere le adesioni del 20% e i ritiri del 25%.
Secondo il direttore generale del consorzio, Luciano Teli, “la crescita di Exceed è frutto dello spirito proattivo dei nostri produttori. Tuttavia, il legislatore europeo dovrebbe implementare normative specifiche per incentivare la raccolta e la corretta gestione anche di questa tipologia di rifiuti. Erion Professional ha raggiunto questi risultati perché fa rete con gli installatori di tutta Italia. Questo permette di garantire una gestione rapida e un corretto trattamento in impianti certificati. Ma si stima che solo il 5-10% dell’immesso sul mercato viene raccolto e riciclato dai sistemi ufficiali dei produttori”.
La gestione dei RAEE professionali è, infatti, svolta anche da operatori del libero mercato, ovvero soggetti informali i cui metodi di raccolta, trattamento e recupero di questi rifiuti non sono tracciati né rendicontati. Spesso in questa informalità, secondo Erion, “si annidano pratiche ai limiti dei confini normativi e attività di export non controllato”.