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Mattoni in plastica riciclata: 3 idee da tenere d’occhio

(Rinnovabili.it) – La nuova strada dell’edilizia circolare? Utilizzare mattoni in plastica riciclata. Si tratta di elementi innovativi in grado di apportare benefici all’ambiente e al clima riducendo uno dei rifiuti moderni più pervasivi e generando nel contempo una quantità di emissioni nettamente inferiore a quella dei mattoni tradizionali. Da tempo sull’idea stanno lavorando scienziati e imprese con differenti approcci ma il medesimo obiettivo: creare un prodotto ecofriendly, funzionale ed economico.

E oggi quando si parla di mattoni in plastica riciclata è possibile trovare già una serie di progetti interessanti a prescindere dal grado di sviluppo. Rinnovabili.it ha raccolto e riassunto le ultime esperienze del settore, tra iniziative già avviate e ricerche ancora agli inizi.

I mattoni “Lego” che fanno del bene alle persone e al pianeta

Why the world needs recycled plastic bricks (and how to make one yourself!)

Tra progetti più avanzati c’è quello della non profit britannica Recycle Rebuild. La società ha lavorato assieme all’olandese Precious Plastics nella realizzazione di mattoni composti al 100% da plastica riciclata. Per produrne uno servono 1,5 kg di rifiuti plastici.

La tecnologia utilizza le macchine per il riciclo open source di Precious Plastic per consentire alle comunità di tutto il mondo di replicare l’iniziativa. Ogni mattone è caratterizzato da un design che permette di agganciarne altri, esattamente come quello degli iconici mattoncini Lego. Le cavità interne riducono i ponti termici migliorandone le proprietà isolanti rispetto alla costruzione in muratura standard. 

Plastica riciclata e sabbia: i mattoni di Nzambi Matee

Plastic bricks in Kenya - NZAMBI MATEE - Young Champion of the Earth 2020 for Africa

Leggermente più complessa la ricetta messa a punta dall’ingegnere Nzambi Matee, in Kenya. La scienziata, oggi a capo della startup Gjenge Makers, ha inventato un sistema per sfornare materiali da costruzione sostenibili a basso costo. Il processo mescola plastica e sabbia a temperature molto elevate, per poi comprimerle in mattoni. L’impianto è in grado di trasformare una gran quantità di rifiuti, anche quelli che tradizionalmente vengono rifiutati dal riciclo tradizionale, producendo circa 1.500 mattoni al giorno. E rivendendoli ad un prezzo di circa 7,70 dollari al metro quadrato.

L’innovazione ha fatto meritare a Matee il titolo di Young Champions of the Earth nel 2020.

I mattoni in plastica riciclata di Selina Heiniger

Transformer les déchets plastiques en briques de construction

E’ ancora agli inizi invece il progetto di Master di Selina Heiniger, ingegnere civile a Losanna, che sta sviluppando un nuovo materiale di costruzione composto da rifiuti di plastica, cemento e terracotta. Il progetto della studiosa coniuga i suoi interessi accademici con il desiderio di contribuire alla tutela dell’ambiente, sviluppando metodi di costruzione che utilizzino meno materie prime e, contemporaneamente, riducendo l’inquinamento dovuto ai rifiuti di plastica. 

I mattoni di Heiniger sono formati da plastica riciclata, in particolare polipropilene, polivinile e polietilele ad alta densità, mischiata con terracotta ricavata da mattoni schiacciati e cemento riciclato. Sono sviluppati in maniera tale da fissarsi automaticamente, senza bisogno dell’utilizzo di malta. L’invenzione è ancora in fase di sperimentazione e necessiterà di ulteriori accorgimenti, ma le premesse sono buone e i test incoraggianti.

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