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Aiuti alla circolarità: 10mila euro alle imprese che usano materiali riciclati

materiali riciclati
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Materiali riciclati e compost, arrivano gli incentivi del DL Crescita 2019

(Rinnovabili.it) – Un aiuto all’economia circolare che guardi direttamente il tessuto industriale nazionale. E che faccia leva sulle buone pratiche offrendo contributi concreti. Questo l’obiettivo con cui è nato il decreto ministeriale su prodotti e materiali riciclati del 6 ottobre 2021. Pubblicato in Gazzetta solo qualche giorno fa, il provvedimento definisce i requisiti tecnici e le certificazioni idonee per ottenere gli incentivi lanciati dal DL Crescita del 2019.

Nel dettaglio il testo si muove su due direttive. Da un lato disciplina le agevolazioni per l’utilizzo di compost di qualità derivante dal trattamento della frazione organica differenziata dei rifiuti. Dall’altro i sussidi per l’acquisto all’acquisto di “semilavorati e prodotti finiti derivanti, per almeno il 75% della loro composizione, dal riciclaggio di rifiuti o di rottami”.

Oggi il Ministero della Transizione Ecologica è pronto ad aprire le porta della sua piattaforma digitale. Attraverso una breve nota stampa, il MiTE ha fatto sapere che a partire da domani, 22 dicembre 2021, le imprese che impiegano prodotti o materiali riciclati possono presentare istanza per le spese sostenute nel 2020. Per i richiedenti è infatti previsto un contributo, sotto forma di credito d’imposta, pari al 25% del costo di acquisto di tali beni. Fino ad un importo massimo di euro 10.000 per ciascun beneficiario e nel limite complessivo di 10 milioni di euro.

 “L’agevolazione ha come obiettivo il sostegno e la diffusione dell’economia circolare, attraverso pratiche sostenibili come l’acquisto di materiali riciclati”, scrive il dicastero.

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 Come richiedere gli incentivi per l’economia circolare?

Le domande, spiega il Ministero, devono essere presentate esclusivamente in formato elettronico, tramite la piattaforma informatica Invitalia PA Digitale (https://padigitale.invitalia.it), a partire dalle ore 12 di mercoledì 22 dicembre 2021 fino alle ore 12 del 21 febbraio 2022. Requisiti chiave: avere un’identità SPID ed essere in possesso di un documento che attesti l’effettiva spesa.  L’attestazione può essere rilasciata dal presidente del collegio sindacale, da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali, da un professionista iscritto nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, nell’albo dei periti commerciali o in quello dei consulenti del lavoro, oppure dal responsabile del centro di assistenza fiscale.

Il contenuto di materiale riciclato è dimostrato invece mediante: 

  1. un’etichetta di prodotto rilasciata sulla base di una verifica in situ del bilancio di massa effettuata da un organismo di valutazione della conformità, accreditato ai sensi del regolamento (UE) n. 765/2008, nell’ambito di uno schema di certificazione sul contenuto di riciclato o di una norma tecnica nazionale o Prassi di riferimento UNI; 
  2. una certificazione di prodotto rilasciata da un organismo di valutazione della conformità, accreditato ai sensi del regolamento (UE) n. 765/2008 che validi, sulla base di una verifica in situ del bilancio di massa, il contenuto di riciclato autodichiarato dal produttore in conformità alla norma tecnica UNI EN ISO 14021; 
  3. una dichiarazione ambientale di prodotto (EPD), conforme alla norma UNI EN 15804 o alla norma UNI EN ISO 14025, che attesti il contenuto di riciclato.

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Possono accedere al contributo previsto dal bando, le imprese e i soggetti titolari di reddito di lavoro autonomo che impiegano nell’esercizio della loro attività economica o professionale i semilavorati, i prodotti finiti e compost.

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