Al mondo ne circolano 25 miliardi, sono tutte in plastica e tutte finiscono in discarica. Ecco perché investire in carte di credito riciclabili
Nei prossimi 5 anni l’azienda deve scalare il suo progetto di carte di credito riciclabili
(Rinnovabili.it) – In circolazione su questo pianeta ci sono 25 miliardi di carte di credito. E nessuna di queste è riciclabile. Ecco perché l’annuncio di Mastercard di utilizzare solo carte di credito riciclabili entro il 2028 ha fatto il giro della stampa di settore.
Non sarà una sfida facile: dentro una carta di pagamento spessa meno di un millimetro ci sono infatti diversi componenti. Oltre alla plastica di cui è rivestita, un microchip che elabora gli acquisti, un’antenna a filo che attraversa la tessera per le transazioni contactless, un ologramma anticontraffazione.
Per evitare rotture e decomposizione, tutta questa tecnologia è racchiusa in un rettangolo di PVC, molto difficile da riciclare. Separare i metalli e gli altri materiali dal foglio di plastica è infatti operazione complessa. Il risultato è che le carte di credito danneggiate o scadute finiscono in discarica.
Il progetto per il riciclo delle carte di credito messo in piedi da Mastercard è quindi un primo tentativo di superare questo scoglio. La multinazionale ha cominciato in Regno Unito, con il partner bancario HSBC che ha attrezzato alcune filiali per la raccolta e avvio a riciclo. Come funziona? I titolari possono depositare le tessere scadute in cassette di raccolta dedicate. Le carte vengono triturate all’interno della scatola, assicurando che nessuna informazione possa essere rubata e che il chip integrato venga distrutto. I rifiuti triturati vengono quindi spediti ai riciclatori. Per il Regno Unito è TerraCycle a collaborare con Mastercard. Un’azienda che da 20 anni si occupa di prodotti difficili da riciclare, dai tubetti di dentifricio alle bacchette di mascara, dai filtri per l’acqua alle cialde di caffè.
La plastica della tessera viene quindi separata e trasformata in pellet, pronta per una seconda vita. Ma oltre alla gestione del fine vita, Mastercard ha attivato i suoi ricercatori per sviluppare a monte delle carte di credito sostenibili, lavorando sulla composizione fisica e chimica tramite microscopio elettronico e spettrometro a infrarossi. Dal 2021 ha messo in circolo milioni di carte realizzate con materiali riciclati, riciclabili e di origine biologica certificati, tra cui plastica sottratta agli oceani o bioplastiche a base di zucchero e mais. L’obiettivo, ora è di scalare la produzione, per riformare completamente la filiera entro cinque anni.