Il riciclo delle batterie al litio-ferro-fosfato è sempre più urgente con la crescita del mercato
Il riciclo delle batterie al litio-ferro-fosfato è stranamente assente dalle nuove norme europee. Per questo, un gruppo di associazioni ambientaliste e di aziende di riciclo europee esprime serie preoccupazioni sulla bozza di atto delegato della Commissione Europea sulla metodologia per il calcolo dell’efficienza del riciclo delle batterie esauste. In una lettera, il gruppo chiede che il regolamento prenda in considerazione tutti i tipi di batterie al litio, incluse quelle al litio ferro fosfato (LFP), sempre più diffuse nei veicoli elettrici. Oggi, infatti, la tecnologia copre il 15% delle batterie installate nelle auto elettriche vendute in Europa . Le proiezioni indicano che la percentuale salirà al 38% nel 2025, per raggiungere il 50% entro il 2030. Tuttavia, il progetto di atto delegato, escludendo materiali chiave come ferro e fosforo nel calcolo dell’efficienza del riciclo, rischia di compromettere la reale sostenibilità del riciclo delle batterie LFP.
Con queste regole, metà di una batteria LFP finirà in discarica
La proposta attuale, dicono le organizzazioni, consentirebbe di escludere materiali come ossigeno, carbonio, ferro, fosforo, cloro e zolfo dalla percentuale di riciclo. Una mossa che potrebbe tradursi in grandi quantità di residui pericolosi, violando l’obiettivo del 65% di efficienza stabilito dal Regolamento Batterie. La mancata inclusione di ferro e fosforo significherebbe che quasi metà di una batteria LFP finirebbe in discarica, provocando un impatto ambientale significativo.
Se partono gli investimenti ma la normativa resta al palo
Mentre l’Europa ha già avviato investimenti nella tecnologia per il riciclo delle batterie al litio-ferro-fosfato, il mancato supporto normativo rischia di frenare tali progressi. In Cina, leader globale del settore, sono già in funzione soluzioni di riciclo per batterie LFP. Secondo il gruppo che ha firmato l’appello, un quadro normativo chiaro è essenziale per accelerare l’innovazione e lo sviluppo di soluzioni di riciclo su vasta scala. La lettera inviata sollecita quindi l’Unione Europea a eliminare le esenzioni per ferro e fosforo dall’atto delegato, garantendo una vera efficienza di riciclo e un trattamento ambientale sostenibile per le batterie al litio-ferro-fosfato.