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L’Italia resta modello europeo per il riciclo dei rifiuti da imballaggio

Applicando le nuove metodologie UE per il calcolo del riciclo dei rifiuti da imballaggio, il nostro paese supera i target europei

rifiuti da imballaggio
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Con il 71,5% dei rifiuti da imballaggio riciclati, siamo oltre la soglia prevista per il 2030

(Rinnovabili.it) – Per i rifiuti da imballaggio, l’Italia ha già raggiunto i target europei al 2025. A stappare una bottiglia oggi è il CONAI, il Consorzio nazionale imballaggi che ha fornito i dati nella sua relazione consuntiva.

Secondo le cifre fornite dal Consorzio, il 71,5% dei rifiuti da imballaggio è stato avviato a una seconda vita nel 2022. Detto in numeri assoluti, significa che su 14 milioni e mezzo di tonnellate di imballaggi immessi al consumo, 10,4 hanno trovato una seconda vita. Si tratta di dati incoraggianti, perché adottano la nuova metodologia di calcolo decisa dalla Commissione Europea. Un metodo più restrittivo, che sposta più avanti il punto di misurazione ed esclude così una serie di rifiuti che andavano a “gonfiare” le percentuali.

I target europei al 2025 impongono di riciclare almeno il 65% dei rifiuti da imballaggio, ponendo il nostro paese in una posizione “tranquilla” per quanto riguarda i suoi obblighi. Siamo “a posto” fino al 2030, in verità, se guardiamo soltanto a questi vincoli. Infatti, è alla fine del decennio che l’asticella si alzerà al 70%.

Fonte: CONAI

Il presidente del CONAI, Ignazio Capuano, parla di “un risultato che dimostra come l’industria del riciclo italiana funzioni e si imponga per efficacia ed efficienza”. Capuano sottolinea che “l’Italia è uno degli stati in cui si ricicla di più e a costi inferiori, con un altissimo livello di trasparenza. I numeri del 2022 lo confermano, nonostante un nuovo procedimento di calcolo più severo. Le quantità di materia riciclata e quelle di immesso al consumo si mantengono sostanzialmente stabili rispetto al 2021. Lo scorso anno, infatti, abbiamo avuto un primo semestre caratterizzato da una forte accelerazione dell’immesso e delle attività di riciclo, e un secondo semestre in frenata, soprattutto a causa della contrazione della produzione industriale nelle principali economie”.

La raccolta differenziata operata dal CONAI ha pesato per quasi la metà delle 10,4 milioni di tonnellate di imballaggi raccolte e avviate a riciclo (47%). Il 51% è stato invece raccolto e riciclato da operatori indipendenti, con una frazione rimanente (2%) recuperata da sistemi autonomi.

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