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L’insettario di rottami

Eduard Martinet realizza insetti, pesci e volatili impiegando rottami di vario tipo

L’insettario di rottami(Rinnovabili.it) – Farfalle, grilli, libellule, formiche, coccinelle: sono loro i protagonisti delle sculture di rottami realizzate da Eduard Martinet, l’artista francese di fama mondiale che ha avuto l’originale idea di assemblare tra loro scarti e rottami ferrosi, tra cui quelli provenienti dalle auto a fine vita, per dar vita a sculture davvero originali. Appassionato di insetti dall’età di 10 anni, Martinet ha raccolto una grande quantità di materiale di scarto che poi ha assemblato meccanicamente, con una tecnica da certosini che in nessun caso ha previsto saldature, creando un vero e proprio insettario di rottami.

 

Trasformando i detriti di tutti i giorni in oggetti dotati di un forte realismo, l’artista si è guadagnato l’appellativo di “virtuoso insettofilo” nel mondo dell’arte. La vespa (Figura 1), il coleottero (Figura 2), la coccinella (Figura 3), la farfalla (Figura 4), il grillo (Figura 5) e il rospo (Figura 6) sono dei veri e propri capolavori e vale la pena soffermarsi a notare, nel dettaglio, i particolari decorativi con cui sono stati realizzati.

 

 

Strepitoso anche il mondo dei pesci e molluschi creato da Martinet. Anche qui una grande varietà di materiali è stata impiegata per realizzare dettagli a dir poco sorprendenti: dalle pinne, alle squame, fino ad arrivare alle zampette e alle antenne del gambero, anche la collezione di sculture che raggruppa la vita in mare ha dell’incredibile. Come nel caso degli insetti, anche i pesci e i molluschi sembrano animati e, alla vista, trasmettono una strepitosa sensazione di movimento.

 

 

Il lavoro di Martinet non si è fermato solo agli insetti e ai pesci. L’estro dell’artista francese è stato catturato anche dal mondo dei volatili. Realizzate, come le altre, attraverso l’impiego di una grande varietà di materiali e rottami, anche in questo caso le sculture che compongono l’avifauna di Martinet sono sorprendenti: azzeccati i cromatismi che le contraddistinguono e incredibili i virtuosismi che sembrano animarle, come nel caso degli struzzi (Figura 6 della galleria sottostante).