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LIFE Re-Shoes, dalle calzature riciclate nascono prodotti di alta qualità

Il progetto LIFE Re-Shoes inverte la rotta della produzione creando un nuovo modello di business sostenibile con alte performance ambientali. Dal recupero delle scarpe a fine vita si avranno materie prime seconde con cui fabbricarne altre per diminuire lo smaltimento dei rifiuti e l’uso di materie prime vergini, fino ad azzerare i rifiuti post-lavorazione

Progetto LIFE Re-Shoes
Foto SCARPA

LIFE Re-Shoes, i prodotti che durano premiano l’ambiente

Il progetto LIFE Re-Shoes parte dall’usato per tornare al nuovo. La prima fase del progetto durerà fino alla fine del 2024. 250 punti vendita della rete distributiva europea di SCARPA, azienda italiana leader nella produzione di calzature per la montagna e per le attività outdoor, svolgeranno il ruolo di “Re-shop”.

L’economia circolare di Mojito, modello iconico

Nei negozi che raccoglieranno le calzature a fine vita del modello Mojito si otterrà un buono sconto di 20 euro sull’acquisto di un nuovo paio di SCARPA. Il brand di Asolo (in provincia di Treviso) si occuperà di coordinare un consorzio a cui aderiscono varie realtà internazionali.

La particolarità di SCARPA è la creazione di prodotti in grado di durare nel tempo riducendo il loro impatto ambientale: non solo le sneakers si possono risuolare, sono fabbricate con materiali, colle e gomme di qualità, ma si distinguono anche per tecnologie e design all’avanguardia.

In pratica, sono calzature sostenibili. Basti pensare che gli scarponi da scialpinismo, fin dal 1995, sono prodotti con re-made polymer, un materiale che deriva dagli scarti di produzione. Mojito è un prodotto iconico dell’urban outdoor di SCARPA, che ha riscosso un grande successo fin dalla sua immissione sul mercato. Ad oggi, ne sono state recuperate più di 1.500 paia.

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Design-for-recycling

L’obiettivo del progetto LIFE Re-Shoes – finanziato dall’Unione Europea – è recuperare materie prime seconde per produrre 15mila nuove paia di scarpe di alta qualità. Anche queste, potranno essere facilmente riciclate quando giungeranno a fine vita, nell’ottica del design-for-recycling.

LIFE Re-Shoes, infatti, nasce per gestire in modo sostenibile il fine vita delle scarpe facendo del riciclo un nuovo standard di produzione.

Entro il 2026 saranno prodotte e commercializzate le nuove calzature fatte con materie prime seconde ricavate dalle scarpe usate e dagli scarti di produzione. Questo renderà possibile diminuire lo smaltimento dei rifiuti e l’uso di materie prime vergini, fino ad azzerare i rifiuti post-lavorazione.

La fase preliminare di sperimentazione è già iniziata, con la collaborazione dell’Università di Bologna (test dei materiali e delle calzature, analisi Life Cycle Assessment e design-for-recyling) e Sciarada Industria Conciaria (idrolisi della pelle e riutilizzo del liquido ottenuto per la concia di nuove pelli attraverso il processo EVOLO®); la fase industriale inizierà in un nuovo stabilimento progettato ad hoc presso la conceria toscana.

Gli altri partner di SCARPA nel progetto LIFE Re-Shoes sono Rubber Conversion (devulcanizzazione e rigenerazione degli scarti industriali di gomma per fare nuovi battistrada), Rubbermac.it (produzione di nuove intersuole e battistrada ottenuti con il materiale riciclato), Innovando (logistica della campagna di raccolta delle scarpe usate), EPSI-European Platform for Sports and Innovation (networking e promozione).

Da LIFE Re-Shoes un modello di business sostenibile

Quali saranno, in concreto, i risultati ambientali ottenibili con LIFE Re-Shoes? Rispetto ai processi standard, ci sarà una riduzione del 52,4% di emissioni di gas serra, del 50% dell’impiego di sostanze chimiche, del 65% di consumo di acqua, del 54,5% di energia. Il nuovo processo di produzione si baserà sulla dissoluzione selettiva della pelle per idrolisi; il liquido ottenuto verrà poi utilizzato per conciare della nuova pelle senza l’aggiunta di sostanze chimiche.

La parte rimanente della scarpa verrà riutilizzata separando le diverse componenti: la suola verrà macinata e riciclata nelle suole che andranno a costituire il nuovo modello (con un contenuto di riciclato nell’intersuola che supererà il 35%), mentre i lacci e i tessuti di fodera e rinforzi potranno diventare le nuove solette e i rinforzi interni (con un contenuto di riciclato fino all’80%).

Ma non si farebbe prima a buttare le scarpe in discarica? Con questo ragionamento, finiscono in discarica gran parte degli oltre 24 miliardi di scarpe prodotte ogni anno, con un impatto ambientale molto pesante.

Infatti, riciclare le scarpe è complicato perché sono costituite da materiali diversi e difficili da separare. SCARPA, con il progetto LIFE Re-Shoes, vuole provare a invertire la rotta creando un nuovo modello di business sostenibile che ci auguriamo diventerà una prassi consolidata a livello di filiera.

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About Author / Isabella Ceccarini

Lavora da più di trent’anni nel campo editoriale e giornalistico. Di formazione umanistica, è curiosa delle novità e affascinata dalla contaminazione tra saperi diversi. Non ama i confini mentali e geografici, è un’europeista sostenitrice dell’Italia, convinta che le sue grandi qualità – bellezza, arte, cultura, creatività – che il mondo ci invidia dovrebbero essere più apprezzate per primi dagli italiani. Promuove e sviluppa iniziative di comunicazione della scienza, di formazione giornalistica professionale e di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità, ricerca, innovazione e formazione, nuove tecnologie, economia circolare. Organizza e modera tavole rotonde per mettere a confronto opinioni diverse.