L’intento è stimolare il consumo circolare come driver di cambiamento anche aziendale
Come promuovere un consumo circolare? Una risposta viene da MakeITcircular, il concorso che si inserisce all’interno della Maker Faire Rome, evento dedicato all’innovazione organizzato dalla Camera di Commercio di Roma. L’obiettivo del contest è promuovere la Carta del Consumo Circolare, un documento che incentiva i valori del riciclo, del riuso e della co-progettazione, favorendo il passaggio verso un’economia più sostenibile e circolare. La Carta promuove la sensibilizzazione sui temi del riciclo e del riuso, invitando i consumatori a superare l’approccio “usa e getta”. Il contest chiede ai partecipanti di presentare idee che evidenzino l’impatto ambientale dei prodotti e promuovano valori come la condivisione, la riparazione e il riutilizzo.
Il premio è di 3 mila euro per il progetto vincitore. Altri tre premi da 1000 euro ciascuno saranno assegnati come menzioni d’onore e premio speciale. Possono partecipare individui maggiorenni, italiani o stranieri, oltre a società, enti, associazioni e fondazioni, residenti in Italia. Tutti i progetti presentati tramite la “Call for Makers” di Maker Faire Rome 2024 per la categoria “circular economy” saranno automaticamente inclusi nel concorso.
Le candidature devono essere presentate entro il 3 ottobre 2024, tramite il sito ufficiale di Maker Faire Rome (qui il regolamento). L’iniziativa è promossa dal Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (CNCU) e da Innova Camera, azienda speciale della Camera di Commercio di Roma. Secondo i promotori, si allinea al Piano della Commissione Europea per l’economia circolare. “Secondo il New Circular Economy Action Plan”, si legge in una nota, “il coinvolgimento delle comunità e anche dei cittadini è un tassello fondamentale per accelerare la transizione al nuovo modello circolare”.
“Adottando comportamenti e compiendo scelte consapevolmente orientate alle logiche della circolarità”, prosegue, “i consumatori riducono la propria impronta ambientale e stimolano il cambiamento anche delle aziende e del modo nel quale producono i propri prodotti o forniscono i propri servizi”.
L’idea è che le scelte di consumo giochino un ruolo nel cambiamento che deve avvenire anche a livello aziendale. Tuttavia questo effetto è spesso complesso da ottenere, e un approccio basato su politiche pubbliche può accelerare la transizione. Non per questo, ritengono i promotori, bisogna tralasciare l’enfasi su consumi più sostenibili come driver del cambiamento.