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La raccolta differenziata finalmente oltre il 65%. I dati del Rapporto 2023 Anci-Conai

Dopo dieci anni, raggiunti i target fissati per il 2012. Ma secondo il rapporto 2023 Anci-Conai serve investire al Sud per crescere ancora

Rapporto 2023 Anci-Conai
Foto di Ryan Brooklyn su Unsplash

Nel rapporto Anci-Conai si osserva un’Italia in chiaroscuro

(Rinnovabili.it) – Ci abbiamo messo dieci anni più, ma finalmente la soglia psicologica del 65% di raccolta differenziata è stata superata. Lo certifica il XIII Rapporto 2023 Anci-Conai, che fornisce un quadro dettagliato sulla gestione dei rifiuti urbani in Italia

I dati, relativi al 2022, mostrano che la raccolta differenziata ha raggiunto il 65,1%, registrando una crescita dell’1,1% rispetto al 2021. Come sempre, il nostro è un paese dove i progressi avvengono a macchia di leopardo. Al Sud in particolare restano criticità legate all’infrastruttura, con pochi impianti di trattamento indifferenziato e di valorizzazione delle materie prime secondarie, aumentando i costi per i Comuni e gli utenti.

Il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, è anche delegato Anci ad Energia e Rifiuti. “Auspichiamo che governo, regioni e autorità di regolazione si adoperino per incrementare quanto prima la dotazione impiantistica sul territorio in una logica programmatoria di sostenibilità ambientale ed economica”, ha dichiarato a margine della presentazione dei nuovi dati.

Proprio riguardo al Mezzogiorno, Conai ha fornito supporto a quasi duecento Comuni nel presentare oltre 1.770 progetti finanziabili con i fondi del PNRR nel 2022, per un valore progettuale complessivo di circa 115 milioni di euro.

I dati del rapporto Anci-Conai

Nel 2022, su quasi 29 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, 18,6 milioni sono state raccolte in modo differenziato. Gli imballaggi conferiti ai consorzi di filiera, come Cial, Comieco, Corepla, Coreve e Ricrea, rappresentano circa 5,6 milioni di tonnellate. Nei cinque anni dal 2018 al 2022, i corrispettivi totali riconosciuti ai convenzionati dai consorzi di filiera Conai hanno registrato un picco nel 2021 (688 milioni di euro) e una flessione nel 2022 (670 milioni di euro). La gestione di crescenti quantitativi da parte di consorzi autonomi ha intaccato questo gruzzolo.

Il presidente di Conai, Ignazio Capuano, guarda però il bicchiere mezzo pieno: “I numeri si mantengono incoraggianti e le percentuali di riciclo degli imballaggi sono in aumento. Per questo, è fondamentale un impegno sinergico e pragmatico di tutti gli attori della filiera ricordando che la tutela ambientale deve essere l’unico obiettivo comune”.