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Un isolante in lolla di riso e giornali riciclati può rendere l’edilizia più sostenibile

Un team di ricercatori dell’Università di Panama ha realizzato l’isolante in lolla di riso e giornali usati con conduttività termica invidiabile

isolante in lolla di riso
Foto di Utsman Media su Unsplash

La necessità di ridurre la plastica nell’edilizia ha portato alla sperimentazione di un isolante in lolla di riso e materiali riciclati

(Rinnovabili.it) – Rimpiazzare la plastica utilizzata nel settore edile è una sfida ancora troppo poco esplorata. Ma si tratta di un problema urgente, visto che è il secondo per consumo di polimeri. Per questo un team di ricercatori panamensi ha sperimentato un isolante in lolla di riso e giornali riciclati che presenta ottime proprietà. Il loro lavoro, pubblicato su Frontiers in Built Environment, mostra che materiali da costruzione realizzati con rifiuti agroindustriali possono essere interessanti e performanti.

Il gruppo, affiliato all’Universidad Tecnológica de Panamá, ha valutato le proprietà termiche e meccaniche del materiale isolante in lolla di riso e giornali. Il risultato è che presenta una conduttività termica competitiva rispetto a molti materiali isolanti naturali e riciclati.

Nelle zone rurali dl paese, la lolla di riso è considerata un rifiuto, normalmente smaltito in discarica o incenerito. In questa applicazione, invece, le bucce vengono triturate, poi si aggiunge cellulosa da carta di giornale riciclata e triturata. All’impasto è poi unito del tetraborato di sodio (la borace) per conferire resistenza ai funghi e proprietà ignifughe. Il tutto è tenuto insieme da una colla. 

I ricercatori hanno testato il composto in diverse percentuali dei suoi elementi costitutivi, per verificare il comportamento del materiale quando veniva utilizzata più o meno lolla di riso. Mantenendo un 15% di borace e il 62% di colla, hanno variato le quantità di giornali e residuo agricolo. Nelle prove effettuate, la conduttività termica variava tra 0,0409-0,04607 watt per metro Kelvin (W/mK). Altri materiali isolanti naturali e riciclati presentano valori compresi tra 0,027 e 0,1 W/m/K. Più basso è il numero, migliore è l’isolamento, pertanto l’isolante in lolla di riso e giornali si è rivelato una soluzione incoraggiante.

La resistenza alla trazione variava invece da 1,31 a 1,76 megapascal (MPa), un valore paragonabile ai materiali a base di cartone, cemento e sabbia. Infine, la resistenza alla compressione oscillava tra 20,19 e 21,23 MPa. Nel complesso, andranno svolte ulteriori prove per osservare il comportamento dell’isolante in condizioni climatiche diverse da quelle di Panama, ma le premesse sono decisamente buone.