Con il progetto europeo ReBioCycle si testeranno nuove tecnologie di riciclo in tre hub dell’Unione, tra cui quello della multiutility in Piemonte
Algoritmi e IA verranno usati per nuove tecnologie di riciclo di PLA, PHA e Mater Bi
(Rinnovabili.it) – Un progetto Horizon coinvolgerà un’azienda italiana nello sviluppo di nuove tecnologie di riciclo. Si tratta di Iren, che farà da partner in ReBioCycle. La multiutility è la più attiva in Italia nei progetti di innovazione finanziati dall’Unione Europea. Ne ha vinti più di 30 dal 2015 a oggi e ne segue attualmente 8 in parallelo. Ad essi si affiancano iniziative nazionali e regionali.
Nello specifico, il progetto ReBioCycle avrà una durata di 48 mesi, con l’obiettivo di sviluppare modelli innovativi di riciclo per recuperare bioplastiche dai rifiuti e riutilizzarle. Il coordinamento è affidato allo University College di Dublino e la cordata è composta da 20 partner. ReBioCycle svilupperà un portafoglio di nuove tecnologie di selezione e riciclaggio della bioplastica all’interno di tre hub complementari incentrati sul trattamento dei rifiuti.
Obiettivo: upcycling delle bioplastiche
Dentro questi hub, il progetto testerà le nuove tecnologie di riciclo su tre tipologie di bioplastiche (PLA, PHA, Mater-Bi) per dimostrare come sia possibile ottenere polimeri riciclati di grado uguale o superiore. Il processo, noto come upcycling, prevede la trasformazione di materiali di scarto, prodotti inutili o indesiderati in nuovi oggetti percepiti come di maggiore qualità.
I tre hub saranno ubicati in Olanda, Italia e Spagna e lavoreranno sulla tecnologia chimica e sul riciclo enzimatico. Le tre bioplastiche passate per il processo di upcycling verranno poi utilizzate in prodotti reali, per testarne le possibilità di sviluppo industriale. Iren si occuperà proprio dello sviluppo e dei test di un avanzato sistema di separazione delle bioplastiche presso l’impianto di riciclo della plastica di Borgaro Torinese, utilizzando selezionatori ottici governati da algoritmi di intelligenza artificiale per il riconoscimento delle immagini.
Tecnologie per un mercato in crescita
Anche se i dati dell’ultimo decennio riflettono una sostanziale stasi nel mercato delle bioplastiche, le cose stanno cambiando. Fino al 2021, infatti, la produzione di plastica biodegradabile ha mostrato bassi tassi di crescita annui, superando raramente gli 1,5 milioni di tonnellate. Ma nel 2022, secondo un rapporto di European Bioplastics, la produzione globale ha sfondato la barriera dei 2 milioni di tonnellate. Il mercato europeo ha trainato questa crescita, con 1,2 milioni di tonnellate prodotte. Questo cambiamento nella produzione di polimeri biodegradabili è visto come un segnale che qualcosa sta cambiando. La strategie UE sull’economia circolare e sulla plastica stanno spingendo la transizione, e lo dimostra l’impegno di grandi multiutilities nell’avanzamento di ricerca e sviluppo.