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Investire su imballaggi per bevande riutilizzabili “toglie” la plastica dal mare

Aumentare del 10% la produzione di imballaggi per bevande riutilizzabili eliminerebbe mille miliardi di contenitori monouso al 2030

imballaggi per bevande riutilizzabili
Foto di Bluewater Sweden su Unsplash

Il nuovo rapporto di Oceana chiede alle aziende di rispettare gli impegni sugli imballaggi per bevande riutilizzabili

(Rinnovabili.it) – Se la produzione di imballaggi per bevande riutilizzabili aumentasse anche solo del 10%, sarebbe una piccola rivoluzione per l’ambiente. Secondo un nuovo rapporto della ONG Oceana, infatti, entro il 2030 permetterebbe di eliminare oltre mille miliardi di bottiglie e bicchieri di plastica monouso. A valle della filiera, invece, potrebbe impedire che 153 miliardi di questi contenitori finiscano negli ecosistemi.

“Impilati uno sopra l’altro, i 1.000 miliardi di bottiglie e bicchieri evitati potrebbero raggiungere la luna e tornare indietro più di 300 volte”, spiega l’associazione in una nota. 

Le grandi aziende devono quindi rispettare questi impegni e l’intero settore deve investire sul riutilizzo anziché sull’usa e getta

“Gli imballaggi riutilizzabili sono una soluzione circolare comprovata che può ridurre drasticamente e rapidamente la quantità di bottiglie e bicchieri di plastica prodotti e che raggiungeranno gli oceani”. 

Le soluzioni che non risolvono il problema

Oceana critica le soluzioni ritenute “complementari” al riutilizzo. Ad esempio, aumentare il contenuto riciclato delle bottiglie di plastica non è considerata una pratica che può ridurre i contenitori monouso. 

“Abbiamo passato troppo tempo a inseguire fantasie circolari mentre enormi quantità di plastica continuano a riversarsi nei nostri oceani”, ha detto Matt Littlejohn, vicepresidente senior per le iniziative strategiche di Oceana. “Il modo per fare davvero la differenza è sostituire la plastica monouso con imballaggi riutilizzabili. Abbiamo bisogno che le aziende e i governi smettano di scommettere sul cavallo sbagliato e diano invece priorità all’espansione di sistemi di riuso”.

Gli imballaggi per bevande riutilizzabili sono già diffusi in alcune zone del mondo, spiega il report. Ad esempio nelle Filippine il 40% del volume di tutte le bevande analcoliche confezionate è composto da bottiglie riutilizzabili. Il dossier elenca anche altri promettenti sistemi attualmente disponibili negli Stati Uniti e in Europa. Questi sistemi sono già stati adottati da importanti aziende e organizzazioni. Perciò, conclude Oceana, “i nostri mari non possono aspettare. Abbiamo bisogno di soluzioni realmente collaudate, come il riutilizzo, che possano ridurre subito e su larga scala l’inquinamento da plastica monouso”.