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Investire in economia circolare assicura vantaggi competitivi

I dati dell’Osservatorio CleanTech: crescono le imprese che vogliono investire in economia circolare, ma sono ancora troppo poche

investire in economia circolare
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Il ritorno economico è maggiore per chi decide di investire in economia circolare, ma le competenze in azienda devono aumentare

(Rinnovabili.it) – Investire in economia circolare garantisce un maggiore ritorno economico. Questo è il dato principale che emerge dalla presentazione fatta ieri del secondo Osservatorio CleanTech dal titolo “Sostenibilità Ambientale, Economia Circolare ed Efficienza Energetica nelle PMI e nelle Grandi Imprese”. Eppure, gli investimenti mirati per rendere più circolare il ciclo produttivo sono ancora troppo pochi.

Quale sensibilità e quali comportamenti mettono in campo le imprese, quando si tratta di sostenibilità? La ricerca è partita da questa domanda, intervistando un campione rappresentativo di 450 PMI e grandi imprese italiane. L’obiettivo era scattare un’istantanea del percorso delle aziende verso lo sviluppo sostenibile, capendo meglio quali investimenti vengono messi in campo su efficienza energetica ed economia circolare.

I dati che emergono sono interessanti: in una nota l’Osservatorio segnala che “il 62% delle aziende italiane, quasi 2 su 3, dichiara che gli investimenti nella sostenibilità e nell’economia circolare hanno generato un maggiore ritorno economico”. Non solo: “il 50% delle aziende intervistate dichiara di aver migliorato la propria reputazione e il 33% aggiunge di aver ottenuto anche un vantaggio competitivo rispetto ai competitor”. 

Meno della metà del campione, tuttavia, ha intenzione di investire ancora di più in progetti di sostenibilità nei prossimi anni. Un terzo, invece, dichiara che investirà di più in progetti di economia circolare. C’è di più: se è vero che gli investimenti green pagano, è anche vero che sono pochi a farli per modificare il proprio business. Secondo l’Osservatorio, il 2023 certifica un raddoppio, ma siamo al 16% delle imprese totali rispetto al 9% del 2022. Davvero troppo poco. “Gli investimenti riguardano soprattutto l’approvvigionamento di materiali riciclati e il riciclo di scarti di produzione, mentre solo il 14% degli investimenti è destinato a progetti di simbiosi industriale”. 

Dove sono gli ostacoli? Per il 47% delle imprese intervistate la mancanza di competenze in azienda rappresenta un problema primario per aumentare l’impegno verso la sostenibilità. Per il 41% la normativa è ancora troppo complicata, a maggior ragione sui temi della circolarità.