Verso gli obiettivi della Plastic Strategy con un pacchetto di proposte sul riciclo
(Rinnovabili.it) – A gennaio 2018 la Commissione Europea ha presentato la sua nuova “Plastics Strategy“, una visione d’insieme con cui rendere la plastica, attrice protagonista dell’economia circolare UE. Il documento riporta nuove indicazioni sulla progettazione, la realizzazione, l’uso e il riciclo dei prodotti in plastica all’interno dell’Unione e soprattutto dà agli Stati membri precisi target da apllicare a livello di consumatori e industrie. Definisce ad esempio una deadline per migliorare l’ecodesign e stanzia nuovi fondi per l’innovazione nella filiera; o ancora, promuove l’etichettatura delle materie plastiche e introduce una scadenza per alcuni prodotti monouso di origine fossile.
Per ragionare sul percorso che ci porterà a tali obiettivi è nato in Italia il Tavolo per il riciclo di qualità. Istituito ad aprile da Federazione Gomma-Plastica e di cui fanno parte anche IPPR (Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo), Conai, Corepla, ISPRA, ENEA e Legambiente, il gruppo di lavoro ha il compito di elaborare strategie ed azioni per incrementare la qualità e le quantità di materiali plastici riciclati. Tra le prime proposte fa capolino l’idea di un incentivo al riciclo, vale a dire un credito di imposta a favore delle aziende di trasformazione che impiegheranno nei loro prodotti una quota minima di plastica riciclata. La soglia molto probabilmente sarà in linea con quel “minimo di 30 per cento di plastica riciclata” oggi previsto dai Criteri Ambientali Minimi per gli Acquisti verdi della Pubblica amministrazione. A spiegarlo è Stefano Ciafani, Presidente Legambiente e membro permanente del Tavolo, in un intervento ieri alla Camera dei deputati.
“Per incrementare la percentuale di riciclato impiegata, – si legge in una nota stampa lanciata dal gruppo – le imprese dovranno necessariamente implementare la selezione dei materiali a valle della raccolta differenziata e a monte dei processi di riciclo. Un processo che porterà al miglioramento della qualità dei polimeri riciclati in uscita e quindi alla possibilità di utilizzarne una percentuale sempre maggiore in nuovi prodotti”.
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