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In vigore le nuove regole per il riuso delle acque reflue

La Commissione Europea si dota del regolamento per il riuso delle acque reflue, ma molti paesi continuano a vietarlo per sicurezza

riuso delle acque reflue
Via depositphotos.com

Promosso come parte del Piano d’azione per l’economia circolare, il riuso delle acque reflue solleva ancora preoccupazioni

(Rinnovabili.it) – Sono entrate in vigore ieri le nuove regole UE per il riuso delle acque reflue trattate nell’irrigazione per l’agricoltura. 

Come parte del Piano d’azione per l’economia circolare, Bruxelles aveva incluso un ripensamento delle norme che regolano l’utilizzo delle acque reflue. Occorreva, secondo l’esecutivo europeo, far fronte alla riduzione delle piogge in diverse zone del continente, che impattano sul settore agricolo. Il nuovo Regolamento per il riuso dell’acqua si applicherà ora in tutti gli Stati membri, ad eccezione di quelli che hanno deciso di avvalersi di una clausola di opt-out regolamentare. Diversi paesi hanno infatti deciso di continuare a vietare la pratica.

Permangono infatti preoccupazioni sulla sicurezza del riuso. Mentre in Italia è del tutto permesso, in Austria, Croazia, Finlandia e altri paesi dell’Europa nordorientale, è ancora illegale. Il dibattito scientifico è aperto, con parte della comunità scientifica che ha sollevato preoccupazioni riguardo gli impatti sulla salute umana e l’ambiente. Gli effluenti degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane, di solito contengono un’ampia gamma di sostanze chimiche organiche. Queste rimangono nell’acqua dopo il processo di trattamento e possono essere fonte di rischi per la salute, contaminare il suolo e le risorse idriche e anche compromettere le fonti di acqua potabile. Una volta che le colture vengono irrigate con acque reflue, c’è la possibilità di accumulo dei composti nelle parti commestibili di frutta e verdura. Perciò è raccomandato il controllo, così da evitare che entrino nella catena alimentare.

Verso un uso circolare dell’acqua

Secondo la Commissione Europea, l’approccio circolare all’uso dell’acqua può comunque “garantire la sicurezza e ridurre la pressione su risorse idriche sempre più scarse, pur mantenendo la capacità di coltivare cibo”. 

Il commissario all’Ambiente, Virginius Sinkevičius, ha sottolineato che “l’acqua è una risorsa preziosa che sta diventando sempre più scarsa. Proprio come stiamo riutilizzando sempre più altri materiali e merci rare, le acque reflue urbane possono essere trattate con successo con le tecnologie disponibili. Ciò apre molte possibilità per gli agricoltori, che possono utilizzare l’acqua recuperata in modo sicuro per l’irrigazione. Con questi nuovi standard, i consumatori e gli agricoltori possono essere sicuri della qualità e della sicurezza dei prodotti agricoli irrigati con acqua recuperata”.
Oggi solo il 2,4% del totale delle acque reflue urbane trattate viene recuperato e riutilizzato nell’UE. Pochi paesi recuperano quasi tutte le loro acque reflue trattate, mentre la maggioranza si ferma ad una piccola percentuale o non pratica proprio il riutilizzo dell’acqua.