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In Svezia si produrranno batterie auto con materiali riciclati

L’azienda svedese Northvolt ha reso noto di aver assemblato la prima batteria per auto elettrica utilizzando materiali riciclati provenienti da altre batterie. A regime, recupererà 125.000 tonnellate di batterie per costruirne delle altre

materiali riciclati

di Andrea Barbieri Carones

(Rinnovabili.it) – L’azienda svedese Northvolt ha annunciato un programma che prevede l’assemblaggio di batterie agli ioni di litio, destinate a mezzi pesanti, utilizzando materiali riciclati.

Tale operazione è stata messa in campo basandosi sul recupero di nichel, cobalto e manganese che si trova nelle batterie tramite un trattamento idrometallurgico a bassa energia, basato su una soluzione acquosa che separa i metalli utilizzabili dagli altri materiali di scarto.

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L’obiettivo è importante e ambizioso: espandere la propria capacità di produzione e, ogni anno, trarre materiali riciclati da 125.000 tonnellate di batterie in modo da produrre altre batterie con il 50% dei metalli presenti frutto di riciclo.

Il programma di recupero della Northvolt si chiama Revolt e prevede anche il recupero di altri materiali riciclati presenti nelle batterie delle auto, come rame, alluminio e plastica.

Fondata nel 2016 da un ex dirigente Tesla, nel 2024 la Northvolt rifornirà la Bmw di celle per batterie di auto elettriche. Le produrrà in uno stabilimento in fase di costruzione a Skellefteå, 800 km a nord di Stoccolma. Per la produzione l’azienda userà elettricità proveniente da energia eolica e idroelettrica locale.

Le fase di recupero e di produzione delle batterie fatte con materiali riciclati avverrà invece a Västerås, una ottantina di km a ovest di Stoccolma. In questo impianto verranno investiti circa 650 milioni di euro per incrementare la produzione, alla luce degli accordi stipulati negli ultimi mesi con Scania, Volvo e Volkswagen.

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“Col nostro impegno abbiamo dimostrato che esiste un chiaro percorso di economia circolare nella produzione di batterie per veicoli. E che c’è un modo sostenibile di produrle, alternativo a quello convenzionale” ha detto Emma Nehrenheim, chief environmental officer di Northvolt e capo del progetto Revolt. “Il processo di recupero può riciclare fino al 95% dei metalli presenti in una batteria, con un livello di purezza identico a quello dei prodotti appena estratti. 

Con l’incremento delle vendite di auto elettriche, le batterie non più utilizzabili di queste vetture aumenteranno di anno in anno. Secondo i calcoli degli addetti ai lavori, nella sola Europa ci saranno 250.000 tonnellate di batterie agli ioni di litio che raggiungeranno la fine del loro naturale ciclo di vita. E che pertanto potranno essere reimpiegate.