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L’Italia sfonda i target 2030 di riciclo degli imballaggi in acciaio

imballaggi in acciaio
Foto di Pamela Callaway su Unsplash

Su 487 mila tonnellate di imballaggi in acciaio immesse al consumo, ne ricicliamo 438 mila

Il tasso di riciclo degli imballaggi in acciaio in Italia ha raggiunto un nuovo record, superando ampiamente gli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea per il 2025 e il 2030. Nel 2023, l’87,8% degli imballaggi in acciaio immessi al consumo sono stati riciclati. Il risultato è figlio anche di una migliore raccolta differenziata, che ha portato a un incremento dei rifiuti raccolti propriamente del 2% rispetto al 2022. Secondo i dati del Consorzio Ricrea, oggi ricicliamo un totale di 428 mila tonnellate di imballaggi su 487 mila immesse al consumo.

La media pro-capite di imballaggi in acciaio raccolti è stata di 4,8 kg nel 2023. Un risultato reso possibile anche grazie all’Accordo Quadro ANCI-CONAI, che ha promosso la raccolta differenziata attraverso convenzioni che coinvolgono oltre il 85% della popolazione italiana.

Questi dati fanno dell’acciaio il materiale più riciclato in Europa. È facilmente differenziabile, può essere riciclato al 100% e all’infinito senza perdere le sue qualità.

“L’Italia vanta un modello efficace di economia circolare, e i risultati ottenuti nell’ultimo anno lo dimostrano”, dice Domenico Rinaldini, Presidente di Ricrea. “Abbiamo ampiamente superato già oggi l’obiettivo europeo dell’80% di riciclo fissato per il 2030. Questi risultati sono il frutto di numerose iniziative di comunicazione a livello nazionale e locale, nonché del lavoro sinergico e ben collaudato di tutti gli attori della filiera. Il ciclo virtuoso degli imballaggi in acciaio ha infatti inizio nelle case degli italiani e si completa nelle acciaierie dove vengono fusi per rinascere in nuove forme”.

A livello territoriale, l’Emilia-Romagna è stata la regione più performante, con 7,3 kg di imballaggi in acciaio raccolti per abitante in un anno. Anche nel Sud Italia si sono registrati significativi passi avanti, con la Calabria che ha superato la media nazionale e la Campania e la Sicilia che hanno migliorato le loro precedenti statistiche.

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