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Il riciclo della grafite che mantiene le prestazioni elettrochimiche delle batterie

Dalla Germania, un metodo di riciclo della grafite innovativo e funzionale si candida a cambiare il destino di questo materiale

riciclo della grafite
Foto di Claudio Schwarz su Unsplash

Con la Cina a gestire la distribuzione globale, il riciclo della grafite diventa strategico

(Rinnovabili.it) – Le batterie agli ioni di litio sono onnipresenti nella nostra vita quotidiana. Dai dispositivi di comunicazione a quelli per la mobilità, è previsto un notevole aumento del loro utilizzo e della conseguente quantità di batterie usate. Questi oggetti dovrebbero essere maggiormente riciclati, perché contengono materie prime preziose. Ad esempio la grafite, cruciale per il loro funzionamento. Il riciclo della grafite per poterla utilizzare in nuove batterie è un obiettivo chiave dell’economia circolare.

Tuttavia, siamo ancora gli albori e non esistono metodi standardizzati per recuperarne grandi volumi. La grafite, che pure costituisce fino al 30% del peso di una batteria per auto elettriche, spesso viene trattata come un sottoprodotto. Nel riciclo tradizionale, viene bruciata per ottenere energia o destinata alla discarica. Fortunatamente, la ricerca fa passi avanti. Un team dell’Helmholtz Institute Ulm e dell’Helmholtz Institute Freiberg for Resource Technology (HIF) ha sviluppato con successo una tecnologia di riciclo che fornisce una grafite con prestazioni paragonabili a quelle della grafite commerciale di alta qualità.

Il riciclo della grafite che mantiene le prestazioni elettrochimiche

La scoperta dell’Istituto tedesco lascia ben sperare, anche per un altro motivo. Infatti, il primo fornitore al mondo di grafite è la Cina, che ha in mano la distribuzione e fa il mercato. Quanto più si riuscirà a garantire un’autonomia strategica per i minerali critici, tanto più sarà possibile ripararsi dalle fluttuazioni del mercato. 

Il processo di riciclo della grafite ideato dall’Helmholtz Institute si basa su diversi passaggi. Il primo è la triturazione delle batterie usate e l’estrazione della grafite dalla polvere residua tramite flottazione con schiuma. Il concentrato risultante viene poi purificato, in questo caso senza l’uso di acido fluoridrico che è altamente tossico.
La grafite riciclata ha dimostrato prestazioni elettrochimiche paragonabili alla grafite nuova, con una capacità specifica reversibile di oltre 350 mAh/g. Le celle della batteria assemblate con grafite riciclata hanno mostrato stabilità del ciclo, mantenendo l’80% della capacità dopo 1.000 cicli di carica e scarica.

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