Il contributo del Consorzio per il recupero degli imballaggi in plastica all’economia circolare celebrato a Roma in un evento pubblico
I dati mostrano una crescita esponenziare dei volumi raccolti e avviati a un percorso di economia circolare
(Rinnovabili.it) – Venticinque anni di storia dell’economia circolare italiana. Il contributo del Consorzio per il recupero degli imballaggi in plastica (Corepla) è stato celebrato ieri a Roma, in un evento pubblico. Nel quarto di secolo la raccolta differenziata di questi polimeri, tra i più critici al mondo, è salita del 1.200%. segno che da un lato è cresciuta la sensibilità pubblica, dall’altro la capacità di gestire volumi che non accennano a diminuire.
“Corepla si impegna a garantire che gli imballaggi raccolti in modo differenziato siano avviati a riciclo e recupero con efficienza, efficacia ed economicità – ha specificato il presidente Giorgio Quagliuolo – In questi 25 anni, infatti, la raccolta degli imballaggi in plastica è passata da 114 mila tonnellate a 1.5 milioni di tonnellate, ovvero da 1,9 kg a 25 kg pro capite. Per quanto riguarda il materiale avviato al riciclo, l’Italia è passata da 228 mila tonnellate a oltre un milione: un risultato brillante frutto di una rete capillare che vanta attualmente 31 impianti di selezione e 92 impianti di riciclo sul territorio nazionale”.
Anche la copertura dei Comuni è aumentata, passando dal 77% al 99% negli ultimi vent’anni. Parallelamente, è raddoppiato il numero di imprese consorziate della filiera del packaging in plastica (produttori di materia prima, imballaggi, utilizzatori e riciclatori): da 1.216 a 2.480. Merito anche della crescente cultura del riciclo. Come rivela un’indagine richiesta dal consorzio a IPSOS, infatti, la sensibilità e l’attenzione dei cittadini verso la raccolta differenziata è cresciuta in maniera significativa. Per il 22% dei cittadini italiani fare correttamente la raccolta differenziata dei rifiuti è il comportamento più importante da mettere in pratica per rispettare l’ambiente, per il 15% è fondamentale iniziare a ridurre gli sprechi riutilizzando gli oggetti anziché disfarsene. Il 66% ha presente il significato del concetto di economia circolare e l’88% ha chiaro che contribuisce ad apportare vantaggi all’ambiente.