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Il colosso minerario Glencore scommette sul riciclo

Una sussidiaria del gruppo americano ha infatti acquistato una quota del 10 per cento della American Zinc Recycling Corporation

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(Rinnovabili.it) – Le nuove miniere? Sono il riciclo! A dirlo non è un attivista o un esperto di economia circolare ma, di fatto, il colosso minerario Glencore. Una sussidiaria del gruppo americano ha infatti acquistato una quota del 10 per cento della American Zinc Recycling Corporation, azienda di proprietà della American Zinc Recycling LLC, che  – come fa intuire lo stesso nome – si occupa appunto di riciclo di zinco.

L’investimento è stato effettuato in concomitanza con il riavvio delle operazioni presso la raffineria di zinco di Mooresboro, di proprietà della American Zinc Recycling Corp., nello stato americano della Carolina del Nord. Questo significa che Glencore si impegnerà a acquistare tutto lo zinco prodotto nell’impianto per un periodo di 10 anni a partire dall’anno di inizio della produzione.

L’impianto di Mooresboro impiega un processo di estrazione con solventi per produrre zinco e leghe speciali di alta qualità mediante l’elaborazione di ossido di Waelz e altri materiali secondari contenenti zinco. L’ossido di Waelz proveniente dalle altre strutture dell’azienda costituirà la materia prima principale per la raffineria.

L’americana Zinc Recycling Corp., con sede a Pittsburgh, è un importante riciclatore di polveri per fornaci ad arco elettrico. American Zinc Recycling LLC è proprietaria di The International Metals Reclamation Company, LLC, un noto riciclatore di rifiuti contenenti metalli e produttore di batterie al nichel-cadmio.

“Siamo lieti di aver attratto l’impegno di un operatore di livello mondiale come Glencore, che condivide la nostra ambizione di portare rapidamente il progetto in produzione – ha spiegato Rodrigo Daud, CEO di American Zinc Recycling LLC – L’ingegnerizzazione dei processi di zincatura di Glencore e le competenze generali di esecuzione dei progetti miglioreranno le nostre attività in corso volte a riavviare rapidamente la produzione a Mooresboro.”