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Identificati 13 indicatori che favoriranno il riutilizzo delle batterie

riutilizzo delle batterie
Foto di Kumpan Electric su Unsplash

Gli indicatori sviluppati dall’ateneo permettono di capire se il riutilizzo delle batterie è possibile o meno

(Rinnovabili.it) – Entro il 2030, circa 1,2 milioni di batterie agli ioni di litio di veicoli elettrici, autobus e macchine verranno smantellate in tutto il mondo. Nel 2040, potrebbero essere già decuplicate. Il riciclo è lento e gli impianti ancora in fase iniziale. La prima cosa da fare sembra quindi favorire il riutilizzo delle batterie come accumulatori fissi di energia. Almeno per guadagnare tempo. Ma come valutare lo stato di una batteria con precisione? Quando è riutilizzabile e quando no? Sono domande ancora senza risposta. 

A trovarne una ci hanno provato i ricercatori dell’Università di Tecnologia di Graz. Il team ha costruito 31 indicatori per valutare le batterie usate. Di questi, ne ha selezionati 13 come significativi. Ad esempio, la capacità di carica e scarica e la temperatura dei poli durante la carica, oppure il comportamento di rilassamento della cella della batteria dopo il processo di carica. Questi indicatori consentono di decidere se una batteria è adatta per un secondo utilizzo in diverse applicazioni.

Infatti riescono a trarre conclusioni sullo stato di invecchiamento delle batterie al litio e trarre le prime conclusioni sui diversi profili di utilizzo senza dover accedere a dati sensibili come la cronologia di uso degli accumulatori.

Tuttavia, la sicurezza delle batterie riciclate deve essere valutata attentamente. I cambiamenti chimici durante la vita della batteria potrebbero infatti comprometterne la sicurezza. Nel loro progetto, quindi, valutano anche la sicurezza delle batterie nuove in relazione a quelle usate. I primi risultati sono attesi entro l’anno. Serve tempo, probabilmente anni prima che il riutilizzo delle batterie diventi diffuso. Devono essere presi in considerazione nuovi materiali di stoccaggio, sicurezza delle diverse tecnologie delle batterie, fattibilità economica delle applicazioni di seconda vita e questioni legali relative alla protezione dei dati, alle garanzie e alla responsabilità. L’elettromobilità, però, potrebbe beneficiare significativamente di queste iniziative, ma occorrerà un impegno interdisciplinare

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