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I produttori pagheranno il riciclo dei pannelli solari a fine vita

pannelli solari a fine vita

Foto di Biel Morro su Unsplash

pannelli solari a fine vita
Foto di Biel Morro su Unsplash

Le regole sui costi di gestione e smaltimento dei pannelli solari a fine vita dovevano essere modificate

(Rinnovabili.it) – I pannelli solari a fine vita saranno raccolti, trattati e recuperati a spese dei produttori. Lo ha deciso un voto dei Ministri dell’Energia degli stati membri dell’Unione Europea il 4 marzo. I rappresentanti dei 27 hanno dato il loro parere sugli emendamenti alla legge sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Questo passaggio occorreva per allineare la normativa alla sentenza del 2022 della Corte di giustizia dell’UE che dichiarava la direttiva “parzialmente invalida” a causa di una “applicazione retroattiva ingiustificata”. 

Il voto di oggi ha stabilito che i costi di gestione e smaltimento dei pannelli fotovoltaici immessi sul mercato dopo il 13 agosto 2012, anno in cui la legge è stata adottata, restano a carico dei produttori. Inoltre, i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse nel mercato dell’UE dopo il 2018, anno in cui la Commissione Europea ha adottato una serie di linee guida per facilitare l’attuazione nazionale, saranno anche responsabili della gestione dei rifiuti in modo rispettoso dell’ambiente.

Un iter relativamente veloce

Secondo i dati dell’UE, il volume delle apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato dell’UE è passato da 7,6 milioni di tonnellate nel 2012 a 13,5 milioni di tonnellate nel 2021. Tra il 2012 e il 2021, la raccolta totale delle apparecchiature è aumentata da 3 milioni di tonnellate a 4,9 milioni di tonnellate con performance che variano da paese a paese.

Dopo la sentenza, finalmente, ora l’Europa può guardare avanti. Il processo di allineamento al pronunciamento della Corte UE di Giustizia è stato relativamente rapido. La Commissione ha adottato la sua proposta di modifica della direttiva RAEE il 7 febbraio 2023. Dopo l’adozione delle loro posizioni negoziali a giugno (Consiglio) e ottobre (Parlamento Europeo), i colegislatori hanno raggiunto un accordo politico provvisorio nel novembre 2023. L’accordo è stato formalmente votato dal Parlamento Europeo il 6 febbraio 2024. Il voto odierno del Consiglio chiude la procedura di adozione. Il testo degli emendamenti sarà ora firmato e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, per entrare in vigore 20 giorni dopo. Gli stati membri avranno fino a 18 mesi per recepire la direttiva modificata nelle loro leggi nazionali.

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