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I falsi green claims sulla riciclabilità della plastica indignano i consumatori

riciclabilità dei prodotti
Foto di Brian Yurasits su Unsplash

Un sondaggio negli USA mostra che le imprese dovrebbero essere ritenute responsabili di ciò che dichiarano sulla riciclabilità della plastica

Se si votasse oggi negli Stati Uniti, a perdere sarebbe la plastica. Lo dice un sondaggio del Center for climate Integrity (CCI), che ha analizzato le opinioni degli elettori USA riguardo ai bollini di riciclabilità della plastica messi dall’industria sui prodotti. Molto spesso, infatti, il noto simbolo delle frecce che si inseguono, è collocato su oggetti che non passano per processi circolari.

Quando un prodotto è riciclabile?

Definire un prodotto riciclabile è corretto solo se questo può essere raccolto a fine vita, lavorato e reintrodotto nel mercato. Allora perché si usa il segno delle tre frecce su prodotti che non sono poi effettivamente riciclati? La realtà è che le aziende oggi beneficiano di una zona grigia nella regolamentazione, che permette loro di parlare di prodotti “riciclabili” in una certa percentuale, spesso non misurabile per davvero. Occorre quindi diffidare sempre delle percentuali di riciclabilità proposte dai marchi, perché la realtà dei fatti può essere molto diversa. 

Cosa fare con chi mente sui green claims?

Il sondaggio di CCI ha chiesto come ci si dovrebbe comportare di fronte a dichiarazioni ambientali non sostanziate dai fatti. I risultati del sondaggio hanno dimostrato che indipendentemente dalle idee politiche, nessuno è realmente d’accordo con il fatto che un’azienda menta ai consumatori. L’analisi è stata svolta su 1200 probabili elettori americani ad agosto.

Il 62%, ha concordato fermamente sul fatto che apporre il simbolo delle frecce che si inseguono su un prodotto di plastica non riciclabile sia ingannevole. La metà degli elettori è rimasta fermamente d’accordo sul fatto che il simbolo sarebbe ingannevole anche se apposto su prodotti di plastica tecnicamente riciclabili ma solitamente non riciclati nella pratica. Il 68% sostiene inoltre che l’industria dovrebbe essere ritenuta responsabile della crisi dei rifiuti di plastica.

Già da qualche tempo le rivelazioni del Center for Climate Integrity hanno scatenato richieste di azioni legali contro il settore dei combustibili fossili. Ma non sono ancora state intentate cause sulla disinformazione riguardo la riciclabilità della plastica. Gli esiti di questo sondaggio, però, mostrano che una class action sarebbe appoggiata da molte persone.

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