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In Congo si producono forni solari con materiali riciclati

forni solari con materiali riciclati
Fonte: Wikipedia

Nella città di Lubumbashi, nel sud del paese, è nata una produzione di forni solari con materiali riciclati

(Rinnovabili.it) – Era partito come un’idea fai-da-te in un capanno da giardino nel 2021. Ora il progetto Solar Cookers for All (Sc4all) si è evoluto in una collaborazione internazionale. I partner sono tra Belgio e Repubblica Democratica del Congo, e in particolare vedono coinvolte l’UHasselt e l’Università di Lubumbashi (UniLu). L’obiettivo è sviluppare forni solari con materiali riciclati che siano economicamente accessibili ma anche performanti. Agevolato dal governo belga, il progetto mira a favorire una sostituzione dei sistemi di cottura basati sul carbone. Sistemi che sono ancora molto popolari e a basso costo in tanti paesi africani. Tuttavia, compromettono la salute delle famiglie che inalano particelle di fuliggine durante le operazioni di cottura degli alimenti. 

I forni solari, invece, operano con la luce solare, e di conseguenza riducono la deforestazione e contribuiscono indirettamente alla protezione delle foreste pluviali tropicali. Un forno solare utilizza l’energia diretta del sole attraverso pannelli riflettenti per riscaldare il cibo. Se ormai questi oggetti vengono utilizzati da oltre 4 milioni di famiglie in tutto il mondo, le versioni commerciali sono costose e devono essere importate in un paese dove sarebbe impossibile trovarne. Per questo, il progetto Sc4all sta istituendo un centro a Lubumbashi per sviluppare alternative equivalenti ed economiche utilizzando materiali riciclati come lattine e filo di ferro, in modo da adattare questa tecnologia alle esigenze locali. I prototipi iniziali, testati da un team di studenti, hanno dimostrato prestazioni paragonabili ai dispositivi commerciali.

A Lubumbashi, nell’estremo sud della RDC, circa il 98% dei quasi due milioni di abitanti dipende ancora dal carbone per la cottura domestica. Adesso Sc4all ha discusso un piano aziendale e l’implementazione di uno spin-off dell’università con l’obiettivo di creare localmente un’impresa che produca e distribuisca forni solari economici. L’obiettivo è creare occupazione senza destabilizzare l’economia locale. Il progetto potrebbe rappresentare una mano tesa che sana, idealmente, la relazione coloniale che il Belgio ha intrattenuto con il paese africano fino agli anni Sessanta.

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