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La Ford coltiva i pezzi di ricambio

 

(Rinnovabili.it) – Che cosa hanno in comune funghi, radici di tarassaco, grano, soia e mais? Oltre a essere alimenti commestibili, possono diventare degli innovativi pezzi di ricambio green. L’idea è venuta alla Ford, che ha scommesso sull’impiego di queste materie prime con un obiettivo ben preciso: abbattere i costi e ridurre significativamente l’impatto ambientale generato da un’auto. Il team della casa automobilistica che ha lavorato a questo innovativo progetto, infatti, ha messo a punto particolari spugne a base di soia per l’imbottitura dei sedili, una plastica “biologica” attraverso l’impiego della paglia del grano in fase di crescita (un materiale che assicurerebbe più robustezza ai componenti in cui viene impiegato) e sta testando altri materiali, quali mais, barbabietola e canna da zucchero, per la realizzazione di plastiche biodegradabili; tra questi, c’è anche il cotone riciclato dai jeans che Ford ha sperimentato sulla Focus 2012, integrandolo nei tappetini e nei componenti per l’insonorizzazione dell’abitacolo.

 

L’obiettivo finale della messa a punto di questi componenti è che possano durare per almeno 10-15 anni per poi avere una seconda vita e risolvere parte dei problemi legati allo smaltimento delle auto giunte a fine vita: una volta desueti, essi vengono sotterrati per concimare le piantagioni che saranno impiegate in un successivo ciclo produttivo.

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