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Ocean Sole: flip flop riciclate in opere d’arte e opportunità di lavoro

Una no profit keniota raccoglie le infradito abbandonate sulle spiagge realizzando sculture e garantendo così lavoro e nuove entrate a quasi cento persone

(Rinnovabili.it) – Flip flop riciclate, trasformate in sculture e opere d’arte: questa la mission di Ocean Sole, la organizzazione non profit che in Kenya raccoglie le infradito abbandonate lungo le spiagge e i corsi d’acqua. 

L’intuizione è venuta a Julia Church, fondatrice dell’ente, notando i giocattoli che i bambini kenioti ricavano dalle ciabatte in plastica abbandonate. Da lì l’idea: convincere le madri a raccogliere, lavare e tagliare le calzature per trasformarle in prodotti da vendere nei mercati locali, contribuendo così al reddito familiare. Oltre a migliorare la pulizia delle spiagge, il progetto di Ocean Sole fornisce opportunità di carriera agli artigiani locali supportando così la comunità. Le attività coinvolgono uomini, donne e giovani, pescatori e imprenditori, che occupano di raccogliere le infradito, realizzare o utilizzare i prodotti. 

Flip flop riciclate che fanno bene all’ambiente e alla comunità

Con le sue attività, Ocean Sole salva almeno 240 alberi all’anno e ha già riciclato quasi 580 tonnellate di calzature. Oltre agli evidenti vantaggi ambientali, il progetto ha notevoli impatti sociali. 

In un paese che ha un tasso di disoccupazione superiore al 40%, Ocean Sole garantisce un lavoro a quasi cento persone provenienti da contesti a basso reddito, garantendo non soltanto a loro ma anche alle loro famiglie pasti, istruzione e assistenza sanitaria. L’impresa sociale ha un impatto positivo su 1.000 keniani impegnati, in maniera diretta e indiretta, nelle diverse attività.

L’obiettivo è arrivare a un milione di ciabatte e flip flop riciclate l’anno, recuperando più di una tonnellata di polistirolo al mese e salvare, ogni anno, almeno 500 alberi utilizzando gli scarti delle infradito al posto del legno. 

Oltre il 10% delle entrate viene inoltre destinato alla pulizia delle spiagge, a programmi educativi e professionali e alla conservazione dell’ecosistema. 

L’ultimo progetto in campo è Host a Beach Clean up, una raccolta fondi per far crescere l’impatto dell’impresa sociale che, solo nel 2021, ha raccolto oltre spazzatura per un valore superiore al milione di sterline.