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Da Emob la carta metropolitana della mobilità elettrica

Istituzioni nazionali e locali assieme ai principali player del settore firmano il documento contenente le misure per incoraggiare la transizione verso una mobilità più sostenibile

carta metropolitana della mobilità elettrica

 

Viaggio all’interno dell’e-mobility italiana

(Rinnovabili.it) – Una rete di ricarica capillare e una nuova cultura nel consumatore, da accompagnare a servizi “elettrici” ad hoc. Questo il cuore della nuova carta metropolitana della mobilità elettrica, il documento firmato ieri a Milano nella prima giornata di Emob. La conferenza ha aperto i lavori con un incontro dedicato alla piattaforma metropolitana per l’elettromobilità e alla rigenerazione urbana. Giancarlo Morandi, presidente Cobat, assieme il capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente, Raffaele Tiscar, e l’assessore Marco Granelli della giunta milanese, hanno tracciato i contorni del trasporto sostenibile italiano all’interno dei quali si muoveranno tutti gli eventi della Conferenza.

 

La mobilità sostenibile, spiega Morandi in apertura dell’incontro, è uno degli argomenti principali all’interno delle azioni per contrastare l’inquinamento. E in questo contesto l’e-mobility offre oggi le maggiori opportunità. “L’auto elettrica per il solo fatto di possedere un motore elettrico rispetto a uno termico consuma dal 30% al 40% in meno di energia per muoversi”. Per ampliarne la portata sul territorio italiano c’è bisogno di un supporto ragionato e di incentivi normativi: “sono quelli più utili alla diffusione – aggiunge Morandi – e non dovrebbero costare nulla a chi li propone”.

 

Gli fa eco Tiscar secondo cui la mobilità rappresenta oggi “un tema centrale su cui si gioca anche il destino delle grandi città in termini di riduzione dei costi della mobilità stessa, tempi, recupero degli spazi urbani”. Il governo presenterà il 30 maggio prossimo la road map dell’eco-mobilità nazionale, un documento particolarmente atteso, e non solo dal settore. Le speranze sono che accanto a target temporali siano affiancati anche sussidi allo sviluppo. In questo contesto,“il ministero ha redatto per la prima volta il compendio di quelli esistenti nella nostra legislazione ed il risultato è che quelli a favore dell’ambiente e i dannosi si equivalgono – ha preseguito Tiscar – Il governo dovrà recuperare risorse da una parte e farle confluire nell’altra”.

 

Ad anticipare uno sguardo d’insieme è la Carta metropolitana della mobilità elettrica, un nuovo pacchetto di misure studiato per rimuovere alcune barriere e incoraggiare la transizione urbana. A partire dallo studio di esperienze di successo, il documento presenta una lista di provvedimenti da adottare a favore dell’elettromobilità. Cinque punti che possono essere così riassunti:

  • Offrire al consumatore valide motivazioni per il cambiamento culturale.

  • Accelerare lo sviluppo di una rete di ricarica accessibile al pubblico, in linea con le indicazioni fornite dal PNIRE.
  • Ampliare la possibilità di ricarica negli immobili residenziali e aziendali.
  • Dare un forte impulso al car sharing con veicoli elettrici così da ridurre le emissioni inquinanti oltre che la congestione del traffico, sia per le autovetture che per i veicoli leggeri (quadricicli e motocicli, biciclette a pedalata assistita).
  • Stimolare l’introduzione di mezzi elettrici nei segmenti di mobilità con maggior efficacia e praticabilità.

 

Leggi qui la Carta metropolitana della mobilità elettrica (pdf)