(Rinnovabili.it) – Ecopneus punta a coinvolgere il grande pubblico sui temi del riciclo degli pneumatici fuori uso. Per una comunicazione di successo ha puntato stavolta su Daniele Tamagni, fotografo milanese vincitore del World Press Photo nel 2011 nella categoria arts&entertainments. Il fotografo presenterà domani a Milano le sue istantanee, raccolte nella mostra e nel libro “Materiale-Valore-Immateriale”. In questo lavoro, voluto da Ecopneus, le ferite e le “brutture” ambientali acquisiscono nuovo senso e valore, nella bellezza della loro metamorfosi. Il reportage narra la capacità di annullare il significato del termine rifiuto, sostituendolo con quello di riuso, recupero, riciclo della materia.
Ecopneus ha realizzato questo “viaggio fotografico” nel riciclo della gomma, sperimentando un nuovo linguaggio per comunicare la sostenibilità ambientale, ma anche i risvolti sociali ed economici della sua attività di “circular economy”. L’azienda milanese, infatti, recupera e ricicla quasi 250 mila tonnellate di pfu ogni anno.
La “rivoluzione verde”, secondo Ecopneus, per sprigionare tutto il suo potenziale ha bisogno di nuove forme di narrazione e di divulgazione.
«L’immagine diviene l’arma contro i crimini ambientali – sottolinea nella sua prefazione al testo Stefano Trasatti, Coordinatore del Premio “L’anello debole”, assegnato ai migliori video e audio cortometraggi, giornalistici e di fiction, su tematiche a forte contenuto sociale e sulla sostenibilità ambientale – È il percorso di un oggetto che deturpava il paesaggio verso una nuova funzione vantaggiosa per tutti: il passaggio dall’incuria e dall’illegalità alla possibile condivisione di abitudini rispettose per le nostre e le future generazioni».
L’altra prefazione è di Marco Gisotti, Direttore del Green Drop Award, premio dedicato alle opere cinematografiche in gara alla Mostra del Cinema di Venezia che abbiano saputo rappresentare i valori dell’ecologia e della cooperazione fra i popoli: «Raccontare la nostra storia passata e immaginare quella futura è anche un fatto visivo. Quello di Daniele Tamagni è il racconto fotografico di una storia possibile, che sta accadendo e che sta riscrivendo, anche culturalmente, i confini della società del futuro. Occorre una capacità di narrazione più immediata, una foto magari, che riassuma tutto e ci aiuti a proiettare il nostro immaginario nel prossimo secolo».