(Rinnovabili.it) – Silenziose, senza buche o crepe e ancora più sicure grazie alla maggiore aderenza e a un miglior drenaggio dell’acqua. Così si presenterebbero le strade del nostro Paese se fossero realizzate utilizzando sempre polverino da pneumatici fuori uso. È quello che auspicano i consorzi e le società di raccolta e riciclo delle gomme di automobili giunte a fine vita, come Ecopneus. Il gruppo milanese è stato premiato dall’organizzazione no profit statunitense Rubber Pavements Association per la seconda volta consecutiva. Un premio che è valso ad Ecopneus la nomina ad “Asphalt Rubber Ambassador”. La Rubber Pavements Association promuove a livello internazionale la più ampia diffusione possibile di asfalti contenenti polverino di gomma riciclata. Ecopneus è stata “Asphalt Rubber Ambassador” per il triennio 2012-2015 e ora è stata confermata anche per i prossimi tre anni.
Ad oggi sono circa 250 i km/corsia realizzati in Italia con bitumi miscelati con gomma riciclata proveniente da pfu. Ne possono beneficiare i cittadini di 27 Province in tutta Italia. Non sono solo gli automobilisti, infatti, a poterne apprezzarne le caratteristiche: il dimezzamento del rumore del traffico veicolare è uno dei punti di forza di questa tecnologia, cui si aggiunge una vita media 3 volte superiore gli asfalti “tradizionali” e la maggiore resistenza a crepe e fessurazioni, con una minore necessità di interventi di manutenzione.
Questo si traduce in meno cantieri per la città e meno costi per la Pubblica Amministrazione, avendo al contempo una pavimentazione di ottimo livello e ambientalmente più sostenibile.
Il materiale per asfaltare nuove strade con miscele di catrame e pneumatici fuori uso non manca, anzi abbonda: ogni anno arrivano a fine vita in Italia oltre 350.000 tonnellate di pneumatici, di cui 252 mila gestite solo da Ecopneus: ci si potrebbe asfaltare con bitumi modificati oltre 6.300 km di strade, 4 volte la distanza Roma – Copenaghen.