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Ecopneus: 220 mila tonnellate di Pneumatici Fuori Uso raccolte nel 2019

Il sistema italiano di gestione dei PFU si conferma settore d’eccellenza per lo sviluppo dell’economia circolare e la tutela ambientale. Evitata l’emissione di 371mila tonnellate di CO2 equivalenti ed un consumo di acqua di quasi 1,5 milioni di m3

pneumatici fuori uso
Foto di iKlicK da Pixabay

Recupero degli pneumatici fuori uso: il modello Ecopneus funziona sia dal punto di vista ambientale che economico. Ecco i numeri

(Rinnovabili.it) – Superando del 5% il target di legge, nel 2019 Ecopneus ha raccolto in Italia oltre 220mila tonnellate di pneumatici fuori uso (PFU). Un sostanzioso volume, per il 43% destinato al recupero energetico, mentre il restante 57% è stato avviato al riciclo.

Quest’ultimo dato, in particolare, mostra un trend in costante crescita, sintomo di un generale miglioramento in termini di qualità de i processi e dei materiali. Tramite riciclo, dagli pneumatici fuori uso è possibile ottenere granuli, polverini di gomma e acciaio da impiegare in vari settori finali. Attualmente, ad esempio, la materia prima seconda ricavata dai PFU finisce in pavimentazioni sportive (32 per cento), arredi urbani e aree da gioco per bambini (8 per cento), isolanti acustici per l’edilizia (7 per cento) e, seppur in percentuale minore, nella produzione di asfalti a bassa rumorosità (1 per cento).

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Un esempio di economia circolare che funziona, sia in termini ambientali che economici.
Nel 2019, l’attività di recupero e riciclo di Ecopneus ha evitato l’emissione di 371mila tonnellate di CO2 equivalenti, un consumo di acqua di quasi 1,5 milioni di m3 e un prelievo di materie prime di 337mila tonnellate.
Non da meno i risultati a livello economico: rimanendo nel 2019, Ecopneus ha redistribuito un valore economico di 56,5 milioni di euro, per l’87% distribuiti alle aziende di filiera a copertura dei costi di raccolta, trasporto, trattamento e recupero dei Pfu. Da considerare anche i 112 milioni di euro risparmiati dall’importazione di materie prime dall’estero, ottenute al contrario con il recupero della materia trattata. 

I risultati di Ecopneus nel 2019, ha dichiarato il direttore generale di Ecopneus Giovanni Corbetta, “confermano la validità del sistema costruito, fondato su etica, trasparenza e su strumenti efficaci e affidabili. Oggi grazie alla firma del decreto End Of Waste, di cui auspichiamo a breve la pubblicazione in G.U, e all’entrata in piena applicazione del nuovo DM 182/2019, abbiamo tutti gli strumenti normativi necessari per guardare ai prossimi anni con rinnovato slancio e per continuare ad alimentare il circolo virtuoso del sistema di gestione degli pneumatici fuori uso”.

In vigore dal 23 aprile di quest’anno, il Decreto Ministeriale 182/2019 – lo ricordiamo – ridefinisce tempi e modalità di gestione degli Pneumatici Fuori Uso attraverso interventi migliorativi. Tra le principali novità introdotte vi sono quelle relative all’inquadramento delle vendite di pneumatici on line dall’estero direttamente a consumatori italiani (B2C dall’estero ed una più ampia, articolata e precisa rendicontazione per aumentare la trasparenza verso i numerosi stakeholder interessati.

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