Cosa vuol dire fare economia circolare? Innanzitutto essere in grado di misurarne gli effetti. Il prossimo 30 novembre sarà disponibile il nuovo standard UNI/TS 11820, “Metodo per la misurazione della circolarità di un’organizzazione”.
(Rinnovabili.it) – L’economia circolare è al centro dell’azione politica e della programmazione economica dei diversi Paesi impegnati nella transizione ecologica, per questo si rende sempre più necessario individuare una serie di strumenti di monitoraggio e verifica, come lo standard UNI/TS 11820, il metodo di misurazione in arrivo il prossimo 30 novembre.
La specifica tecnica conterrà le indicazioni di misurazione e valutazione dell’economia circolare di un’organizzazione, e verrà anticipata in un webinar gratuito il prossimo 29 novembre.
Il metodo UNI per misurare l’economia circolare
Misurare l’economia circolare come priorità è l’impegno dei decisori politici impegnati a traghettarci verso la transizione ecologica, un traguardo raggiungibile solo con rigidi strumenti di verifica, come ribadito anche nella Strategia Nazionale per l’Economia Circolare. Il prossimo 30 novembre si compirà un altro passo in quella direzione, con la pubblicazione dello standard UNI sull’economia circolare “Metodo per la misurazione della circolarità di un’organizzazione”. La definizione del documento ha richiesto due anni di lavoro e ha visto la partecipazione di più di 150 organizzazioni, che hanno contribuito alla normazione, alla raccolta dei feedback e alla definizione del set di indicatori.
“Questo standard – ha illustrato Giuseppe Rossi, Presidente UNI – possiede 4 fondamentali caratteristiche: è del tutto trasversale e quindi applicabile uniformemente – con le previste flessibilità – da qualsiasi organizzazione indipendentemente dall’attività e dalle dimensioni; la sua universalità può avviare un processo di razionalizzazione dei metodi alternativi e concorrenti attualmente esistenti, a favore della chiarezza e trasparenza; come già avvenuto in altri settori (ad esempio la parità di genere) il suo ruolo di supporto alla legislazione potrebbe in futuro concretizzarsi in meccanismi connessi a provvedimenti di politica fiscale, di finanziamento, di incentivazione/dissuasione comportamentale. Infine persegue le finalità dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 12 dell’Agenda ONU 2030 <Consumo e produzione responsabili>”.
La norma verrà illustrata da UNI nel webinar gratuito “La specifica tecnica UNI/TS 11820 per la misurazione della circolarità” martedì 29 novembre 2022 alle 16.00; l’evento vedrà anche la presentazione dello stato di avanzamento della UNI7TR, strumento che raccoglie 41 buone pratiche di economia circolare in Italia.
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Metodo per la misurazione della circolarità di un’organizzazione
Il nuovo standard UNI sull’economia circolare indica le modalità e gli strumenti di misurazione e valutazione delle prestazioni di circolarità delle organizzazioni, fornisce un set di indicatori e definisce il metodo di raccolta del loro utilizzo per raccogliere informazioni.
Seppur si tratti di una specifica tecnica, lo strumento si basa su prospettive molto ampie e generali di circolarità, integrando diversi approcci che guardano all’analisi del ciclo di vita dei prodotti, del flusso dei materiali, resource value maintenance e recupero del valore.
L’analisi proposta prevede 71 indicatori; per organizzazioni che realizzano prodotti circolari devono compilarne almeno 33, quelle impegnate nei servizi almeno 27.
Gli indicatori di economia circolare definiti da UNI sono quantitativi, qualitativi e misti, e possono essere raggruppati in 6 categorie: risorse materiali e componenti; risorse energetiche e idriche; rifiuti ed emissioni; logistica; prodotto e servizio; risorse umane, asset, policy e sostenibilità.
Le organizzazioni o i gruppi che vogliano misurare la propria circolarità devono compilare gli indicatori, che hanno un sistema di misurazione da 1 a 100. Un algoritmo restituirà allora il calcolo di circolarità, per ottenere il quale è obbligatorio compilare gli indicatori core e almeno la metà degli specifici, mentre è facoltativa la compilazione di quelli premianti.
Il nuovo standard conterrà anche una sezione dedicata ai termini dell’economia circolare, un glossario realizzato da UNI con le definizioni di 99 termini, necessarie per compilare con correttezza gli indicatori, a partire da quella di economia circolare: “sistema economico che, attraverso un approccio sistemico e olistico, mira a mantenere circolare il flusso delle risorse, conservandone, rigenerandone o aumentandone il valore, e che al contempo contribuisce allo sviluppo sostenibile”.