Rinnovabili • Inquinamento da plastica: nel Mediterraneo galleggiano 17mila t di rifiuti Rinnovabili • Inquinamento da plastica: nel Mediterraneo galleggiano 17mila t di rifiuti

Economia circolare e plastica. L’ultimo rapporto di Plastic Europe

Pubblicato l’ultimo rapporto di Plastic Europe. Migliorano le performance del riciclaggio della plastica ma siamo ancora lontani – e troppo lenti – dagli obiettivi di economia circolare

plastica economia circolare
Foto di Glyn Hupalo da Pixabay

(Rinnovabili.it) – “Circular Economy for Plastics – A European Overview”, questo il titolo dell’ultimo rapporto su plastica ed economia circolare presentato da Plastic Europe. L’associazione, che riunisce i produttori delle materie plastiche in tutta Europa, ha appena prodotto uno studio dettagliato dei flussi economici legati alla plastica. Dalla produzione alla trasformazione, al consumo, poi alla trasformazione in rifiuto, per giungere al riciclaggio e all’utilizzo, infine, di plastiche riciclate in Europa: il report esamina nel dettaglio tutta la filiera, per quanto riguarda il 2020.

Virginia Janssens, Managing Director di Plastics Europe, ha presentato i risultati: “La “Circular Economy for Plastics” è un prezioso report per comprendere meglio le dinamiche dei flussi di plastica in Europa. Riteniamo che possa costituire una solida base per intensificare il dialogo con le parti interessate. La nostra industria riconosce che è necessario un cambiamento sistemico più rapido per raggiungere livelli di circolarità più elevati, soprattutto quando la circolarità stessa è la leva più efficace per ridurre le emissioni a breve e medio termine. Riconosciamo l’importanza della sfida e siamo pronti ad aumentare l’intensità e l’efficacia del dialogo e della collaborazione con i responsabili politici e i partner della catena del valore delle materie plastiche per portare la circolarità delle materie plastiche al livello successivo.”

La priorità è chiudere il ciclo della plastica con l’economia circolare

Il rapporto analizza nel dettaglio lo status quo europeo per quanto riguarda il ciclo di vita delle materie plastiche. E’ già stato anticipato da Reshaping Plastics di SYSTEMIQ e da diverse misure, annunciate negli ultimi mesi, da Plastic Europee. L’imperativo categorico resta chiudere il ciclo della plastica, attraverso l’economia circolare. Il rapporto però, oltre a monitorare lo stato dei fatti, esprime una valutazione complessiva del 2020 secondo gli obiettivi europei fissati.

Nell’anno della pandemia la produzione di plastica riciclata post consumo è aumentata del 12% mentre l’utilizzo di prodotti nuovi è cresciuto del 15%. In generale si ricicla di più. La quantità di rifiuti in plastica inviati agli impianti di riciclaggio è aumentata dell’8% e il tasso di riciclaggio è arrivato al 35%. Il dato negativo è che però il 65% dei rifiuti in plastica finisce in discarica o inceneritori: siamo molto lontani dagli obiettivi di economia circolare stabiliti a livello comunitario.

leggi anche L’enzima mangia plastica che scompone il PET in meno di 24 ore

Il tasso di riciclaggio europeo è al momento intorno al 46%, con la conquista di 4 punti rispetto al 2018 – anno degli ultimi dati analizzati. Migliorate anche le performance sui contenuti riciclati, con un +43% di quantità di plastica riciclata nell’intervallo tra i due anni.

Economia circolare e plastica: siamo indietro

I dati presentati nel rapporto raffigurano, in tutti i casi, dei miglioramenti, ma siamo ancora indietro. Il report segnala che il ritmo dei progressi deve aumentare: per raggiungere i nostri obiettivi servirebbe il doppio delle attuali capacità di riciclaggio in Europa. La direzione pare già essere stata intrapresa, in particolare con l’accelerazione degli investimenti in nuove tecnologie. Entro il 2030 i principali produttori europei di plastica si sono già impegnati a investire 7,2 miliardi di euro. Gli interventi saranno relativi al riciclaggio chimico, che andrà a integrare le attività di riciclaggio meccanico. Questa integrazione porterà, secondo i calcoli, a ben 3,4 tonnellate di materia plastica riciclata in più in Europea.

Esiste inoltre un divario tra la plastica che si consuma e quella raccolta nei rifiuti, ma potrebbe essere parzialmente dovuto alla plastica ancora in uso. Plastic Europe ha già espresso la volontà di approfondire per verificare le quantità di plastica in uso da quelle che sfuggono alla raccolta dei rifiuti.

Il dottor Markus Steilemann, Presidente di Plastics Europe, ha dichiarato: “Per accelerare il viaggio del settore della plastica per abbracciare pienamente l’economia circolare, abbiamo bisogno di un kit di strumenti completo. L’aumento del riciclaggio richiede una maggiore raccolta e selezione delle plastiche usate. Prima di diventare un prodotto, la plastica deve essere meglio progettata per il riciclaggio, mentre la loro produzione ha bisogno di materie prime a basso tenore di carbonio. Questo è il modo in cui possiamo ottenere profondi cambiamenti dei sistemi con effetti a catena attraverso le nostre catene del valore.”